
Nato a Caserta nel 1964, Giovanni Campi è il papà di Simpliciter & Complicatibus, due personaggi alieni e surreali, quasi beckettiani (mi si perdoni l’irriverente accostamento, ma questo signore, pur non essendo irlandese, ha talento da vendere), che dialogano ininterrottamente giocando con e sulle parole e portandoci ad un teatrino dell’assurdo geniale ed esilarante. Teqnofobico Chiocciola (il nostro Giovanni Campi in rete) ha due valentissimi collaboratori in Nevio Gambula ( http://www.neviogambula.it/ ), attore, poeta, insegnante di recitazione e autore di saggi sul teatro e di critica culturale e Orsola Puecher della quale non si hanno notizie biografiche, ma si sa soltanto quanto è brava. Basta fare una capatina nel suo sito, http://orsola-puecher.tumblr.com/ o guardare un filmato su youtube in cui lei e gli altri due artisti di cui sopra danno prova della loro genialità.
Giovanni Campi scrisse
Nevio Gambula recitò
Orsola Puechér animò
Complicatibus: - Avanti l’altro dietro l’uno, passare oltre, e via. E via così, e così via: un capitolo tira l’altro, e si ritira.
Simpliciter: - Lei sta capitolando.
Complicatibus: - Non c’è capitolo che non capitoli. O forse c’è sempre un nuovo capitolo: di nuovo un capitolo, ancora, o un capitolo di nuovo, ancora, per ricapitolare.
Simpliciter: - Ricapitolare?
Complicatibus: - O forse non c’è capitolo da ricapitolare, né passo da ripassare; né verso da riversare, né canto da ricantare; né parte da ripartire, né fine da rifinire: né epilogo da riepilogare.
Simpliciter: - Lei ricomincia senza finire, Lei rifinisce senza cominciare. Lei non la finisce. Lei proprio non ha fine.
Complicatibus: - Forse che non abbia mai avuto fine? né forse mai fine s’abbia? Forse che non abbia mai avuto principio? né s’abbia?
Simpliciter: - Lei, ora, si sta insabbiando: Lei non ha principi. Complicatibus: - Forse non si hanno principi, né principi, di nessun grado, non si hanno re né regine: né reggenti né principali, ma solo e soltanto dipendenti, di grado vario.
Simpliciter: - Non c’è capo né coda: Lei liquida tutto senza farlo dipendere da niente. Se esistono dipendenti, non ci può non essere un capo. Se si liquida tutto, deve licenziare: il periodo è finito. La stagione è finita. Ci sono i conti da saldare. Lei è in saldo di fine stagione. Lei è in vendita. Lei si vende. Lei si svende. Lei è in svendita. Lei ha la licenza di licenziare.
Complicatibus: - Avendo licenza di licenziare, forse c’è anche quella di riassumere.
Simpliciter: - Riassumere?
Complicatibus: - O forse non c’è riassunto da riassumere, forse c’è solo e soltanto un appunto, o una nota soltanto, solo una nota: solo un sono, minuto. Un appunto da riappuntare, una nota da riannotare.
Simpliciter: - A che titolo questa nota? Lei non ha più titoli. Lei non è titolato. Lei non è titolare di niente. Una nota al merito? un titolo al merito? Lei non ha meriti. Lei non è meritevole, né di titoli né di note. Lei non ha azioni, Lei è inattivo. Lei non agisce. Lei non sa agire. Lei non ha più proprietà, Lei non ha più bene né beni. Lei è in passivo. Lei è in debito, Lei è debitore. A che titolo il suo titolo? Lei non formula una formula. Lei non prova una prova. Lei non viene a capo di niente.
Complicatibus: - Forse. O forse non venirne a capo potrebbe dire in fine andarvi? Di nuovo, ancora, a capo volgere in fine; a capo volgersi in fine, e volgerci.
Simpliciter: - Lei forse vuol finalmente volgere al termine?
Complicatibus: - Non c’è un solo volto, né una sola volta, per il termine dei termini, né per il primo. Forse ci son tanti volti, e tante volte.
Simpliciter: - Lei non va da nessuna parte, proprio da nessuna parte, tanto meno a capo, tanto più che non ha mai fine.
Complicatibus: - Potrebbe darsi una principale a capo delle dipendenti, per riassumere: per riassumere ancora, di nuovo, una parte, o di antico.
Simpliciter: - Per una volta, per una volta solamente dìa una svolta. Assuma una parte, e la interpreti.
Complicatibus: - Non si hanno parti che non siano parti di parti, né vi sono parti che non abbiano parti di parti.
Simpliciter: - La quarta parte, questa quarta parte del tutto, pare averne infinite: come interpretare questo infinito, questa cosa, questo dato, questo fatto, questo dato di fatto, questa parte?
Complicatibus: - Qua e là è stato già detto, già detto, già: non ci son fatti, non ci son dati i fatti né ci son dati di fatto, non ci son cose che non siano questa cosa qua o quella là, non ci son parti che non siano queste o questi parti, quelle o quei parti, né s’hanno parti che non siano questi e quelli, queste e quelle.
Simpliciter: - Lei varia senza varietà questa parte, pare essere un prodotto di scarto, da scartare.
Complicatibus: - D’altro canto, cosa ne resta?
Simpliciter: - D’altro canto?
Complicatibus: - D’altro verso, cosa ne resta?
Simpliciter: - D’altro verso?
Complicatibus: - D’altra parte, cosa ne resta?
Simpliciter: - D’altra parte? un’altra parte ancora? Non ci sono altre parti: questa è l’ultima. La quarta.
Complicatibus: - Del resto cosa ne resta?
Simpliciter: - Del resto?
Complicatibus: - Del resto cosa ne resta del resto?
Dialogo tratto da L’irragionevole prova del nove, di Giovanni Campi







COMMENTI (1)
Inviato il 27 luglio a 00:15
e che fo, mi autocommento? 8O