Il Fenomeno è una specie umana che non vorresti mai incontrare nella vita salvo ben presto accorgerti che non puoi.
Perché il Fenomeno è ovunque.
Il Fenomeno è ben distribuito sul tutto il territorio mondiale ed è fastidiosamente democratico: puoi trovarne graziosi esemplari ad ogni latitudine e longitudine, in qualsiasi agglomerato umano, grande o piccolo che sia ed in tutte le classi sociali. Il Fenomeno può essere maschio o femmina, bello o brutto, ricco o povero, bianco o nero, religioso o ateo, laureato o analfabeta.
Esiste infatti una sola categoria di persone nella quale non si è mai trovata traccia di “fenomeno” ed è quella poco numerosa, ostracizzata, sbeffeggiata e ridicolizzata delle persone dotate di spiccata intelligenza.
In qualsiasi altro luogo il Fenomeno c’è ed è fermamente convinto di essere migliore di te.
E di chiunque altro.
Ovviamente.
Fenomeni non si diventa. Fenomeni si nasce.
Il Fenomeno tenta di mimetizzarsi ma non può riuscirci: le sue caratteristiche, ben specifiche e perfettamente delineate lo rendono, per fortuna, facilmente riconoscibile.
Il Fenomeno è innanzitutto un latin lover: a suo dire ha avuto un milione di avventure con fighe pazzesche disseminate su tutto il globo terracqueo che non potendo dimenticare la sua prestanza e la sua imbattibilità sotto le lenzuola continuano a tormentarlo assiduamente appostandosi sotto la sua abitazione, costringendolo a lunghe e pietose telefonate innaffiate dalle lacrime e pedinandolo abilmente.
(in realtà è una persona parecchio ordinaria, sta perdendo i capelli o acquistando la panza o se donna si sta piano piano ritrovando tette e culo al piano terra. E lo sa. A letto è assolutamente egoista, poco dotato – in ogni senso – , privo di fantasia e di iniziativa. Un po’ il Furio della questione insomma, o la povera Magda prima di incontrare il tizio baffuto. Ha avventure prive di significato da anni sempre con le stesse persone prive di significato perché guardarsi intorno è troppo faticoso o comunque del tutto inutile. Con queste persone cuscinetto tenta di riempire la sua vita che, per restare in tema è priva di significato. Perché queste persone sono come Lui. Incapaci pure di scaldarti il letto).
Il Fenomeno non si è mai innamorato. Lui non è fatto per queste cose. E’ uno spirito libero che non può piegarsi alla routine di coppia nè ai capricci del partner. Guarderà sempre e comunque i suoi amici accoppiati con uno sguardo misto di disprezzo e compassione. Perché per il Fenomeno essere single è uno stile di vita.
(in realtà si è innamorato e follemente e ha preso una sportellata – o più – per la quale ancora oggi sta sputando sangue e denti. E gli sguardi che vi manda, signori, sono di invidia. Perché sa bene che lui non potrà mai in tutta la sua vita, portare avanti una relazione, essendo privo della quota base di coraggio quella necessaria che ci vuole per buttarsi).
Il Fenomeno ha letto tutti i libri presenti nella Biblioteca di Babilonia ed in quella dei Libri Perduti, in quel di Barcellona. Ha anche ascoltato tutti i dischi pubblicati – compresi i b side introvabili – ha visto tutti i concerti, i film, gli spettacoli teatrali e le manifestazioni sportive del mondo. Lui c’era quando sparavano a John Lennon, esultava mentre Zoff alzava la coppa del Mondo e l’anno in cui Pantani ha vinto Tour e Giro è riuscito anche a fregargli la borraccia.
(in realtà benedice giorno e notte l’invenzione di Google e Wikipedia senza i quali sarebbe perduto. Il Fenomeno posta le canzoni indie su Fb digitando il nome del gruppo scoperto tramite Shazam su Youtube e postando il primo risultato. E per fare il check in a Fiumicino ha bisogno dell’accompagno)
Il Fenomeno sa tutto. E’ esperto di ogni cosa. Non esiste argomento sulla faccia della terra che il Fenomeno non sia in grado di affrontare e problema che non sia in grado di risolvere. Il Fenomeno capisce tutto. Lui scinde l’atomo e colloquia amabilmente di poesia e di massimi sistemi passando per l’entusiasmante racconto di Ozzy Osbourne che stacca di netto la testa ad un pipistrello e di quella volta che Dente gli ha offerto da bere perché agli esordi in quella cantina al concerto erano in tre.
(in realtà il Fenomeno è stupido. E come tutti i saggi sanno, l’ignoranza è temporanea mentre la stupidità é per sempre. Non importa quanto sia enciclopedica la sua cultura e profonda la sua preparazione. Il suo cervello gira ad una velocità più bassa rispetto a quella delle persone intelligenti.Il Fenomeno risponde sempre “Eh?”. Il Fenomeno non ci arriva anche se fa finta di sì. Ma non riesce ad ingannare nessuno, tranne quelli come lui.
Il Fenomeno ha sempre ragione. E’ infallibile. Quello che esce dalla sua bocca è oro colato, quello che pensa è sempre giusto, le sue convinzioni sono sempre esatte. Se il Padreterno scendesse sulla Terra e dicesse al Fenomeno “stai sbagliando” il Fenomeno gli risponderebbe spocchioso “scansati capellone”.
(in realtà il Fenomeno è una persona insicura, codarda, estremamente ignava, incapace di schierarsi, di dire la propria, di esprimere un’opinione forte, discordante dalla massa. Il Fenomeno parla seguendo ciecamente i suoi guru – ovviamente persone più sfigate di lui, se possibile – ripetendo a pappagallo discorsi preconfezionati, mettendosi in bocca parole auliche di cui a malapena conosce il significato. Il Fenomeno sta sempre dalla parte più conveniente ed è fortemente invidioso delle persone coraggiose. Perché lui vorrebbe. Ma non può.
Il Fenomeno è un lord inglese. William gli fa un baffo. Lui non sbaglia mai. E’ sempre perfetto, in ogni occasione. Non è mai fuori posto. Non esagera mai. Il Fenomeno non parla con la bocca piena, non mastica a bocca aperta, non sbatte il bicchiere sul tavolo, parla a bassa voce. Il Fenomeno è morigerato, impeccabile, irreprensibile.
(in realtà il Fenomeno è un cafone. Non si sa vestire, non si sa comportare, si toglie il cibo tra i denti con il dito, strilla come un’aquila, dice un sacco di parolacce, diventa molesto quando beve e soprattutto si fa vedere in giro con certe tipe che nei modi, nell’atteggiamento e nel modo di esprimersi, ricordano pericolosamente le graziose signorine che popolano le tangenziali e le strade secondarie di tutta Italia. Con tutto il rispetto. Per le graziose signorine.
Il Fenomeno è un radical chic. Il Fenomeno non va a votare e ci tiene a farlo sapere a tutti. Il Fenomeno disprezza l’intera classe politica e la sua frase preferita è “tanto sono tutti uguali”. Il Fenomeno parla male di Travaglio e Santoro perché sono faziosi, di Saviano perché in fondo è interessato alla politica e perché ha fatto i soldi scrivendo un libro che è diventato un best seller, di Benigni perché è comunista, di Berlusconi perché va a mignotte, di Fini perché è stato fascista e di Casini perché è cattolico. Parla male anche del Papa e di Grillo perché va tanto di moda.
(in realtà il Fenomeno non capisce nulla di politica perché ragionare troppo costa fatica e schierarsi da una parte potrebbe nuocergli gravemente alla salute, alla carriera, alla reputazione. Il Fenomeno è stato visto correre dietro ad un vessillo grigio, tormentato dalle vespe in quel dell’Antinferno. Il Fenomeno non guarda in faccia nessuno e scivola dritto verso il suo pietoso obiettivo calpestando amici, parenti e affini. Il Fenomeno invidia fortemente chi è migliore di lui. Cioè il resto del mondo)
Ora che conoscete tutte le caratteristiche del Fenomeno, non vi sarà difficile individuarlo e dedicarvi allo sport preferito di quelli che Fenomeni non sono: prenderlo in giro e continuare ad ingrassare il suo ego a fini di LOL.Se durante la lettura, soffermandovi su alcuni dei punti trattati vi siete riconosciuti seppure in parte nella descrizione da me fornita e vi state facendo un esame di coscienza in merito, potete stare tranquilli. Il Fenomeno una coscienza non ce l’ha, quindi siete salvi.
Se invece, dopo aver letto, state pensando “ma con chi ce l’ha questa?” iniziatevi a porre qualche domanda.
Se, infine, siete arrabbiati a morte con me perché avete capito che sì, questo post è rivolto direttamente a voi nemmeno troppo velatamente, beh, congratulazioni.
I migliori siete voi.
T.
Ps: la società maschilista mi impone di parlare di Fenomeno ma ovviamente tutto il discorso può e deve essere riferito anche alla Fenomena. Che c’è, esiste e lotta insieme a noi.
Ps2: questo post è dedicato a Marilù e Carletta. Che odiano i Fenomeni tanto quanto me.
<3
T.