Sindaco antimafia arrestata per accordi con Ndrangheta

Creato il 03 dicembre 2013 da Retrò Online Magazine @retr_online

Photo credit: Revolweb / Flickr / CC BY-SA 2.0

Sindaco antimafia arrestata per presunti accordi con la ‘Ndrangheta. Succede all’ex sindaco di Isola Capo Rizzuto, in provincia di Crotone. Carolina Girasole, sindaco della città nel 2008, era considerata da tempo una vera e propria “icona antimafia” per la sua lotta contro la ‘Ndrangheta locale. Guidando una lista civica di centrosinistra, Girasole aveva improntato da subito il suo mandato nel segno della lotta a favore della legalità. Girasole era anche stata candidata nella lista di Scelta Civica durante le ultime elezioni politiche, ma non era stata eletta e anche durante le ultime elezioni amministrative a Isola Capo Rizzuto era stata sconfitta, rimanendo come consigliere di minoranza. Carolina Girasole aveva partecipato a molte manifestazioni antimafia ed era molto vicina ad Avviso Pubblico (rete di enti locali per la formazione civile contro le mafie); aveva inoltre ricevuto, come molti primi cittadini impegnati nella lotta contro la mafia, diverse intimidazioni dalla ‘Ndrangheta. Eppure dalle indagini della Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro emerge un quadro ben più fosco per l’ex eroina della lotta contro la mafia. Secondo la procura l’ex sindaco di Isola Capo Rizzuto avrebbe stipulato un vero e proprio accordo con la mafia locale per ottenere voti. Questi episodi sarebbero datati al 2008, quando Girasole aveva chiesto e accettato i voti di una cosca (Arena) in cambio di favori una volta eletta sindaco. L’ex sindaco è stato arrestato e si trova tuttora agli arresti domiciliari per corruzione elettorale. Oltre a Girasole, le manette sono scattate anche per il boss Nicola Arena e per un poliziotto che, secondo le indagini, avrebbe segnalato ai boss mafiosi alcune informazioni relative alle indagini. Ora la giustizia farà il suo corso, ma sicuramente l’arresto di una persona ritenuta un simbolo della lotta delle istituzioni locali contro il fenomeno della ‘Ndrangheta, arresto tra l’altro per collegamenti proprio con la mafia, getta un’ulteriore ombra sul sempre più difficile contrasto alla mafia nel nostro Paese. 


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