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Il nostro caro sindaco Alfredo Celeste, che di professione fa l'insegnante di religione, pare abbia deciso di mettere sulla retta via i bambini delle scuole di ogni ordine e grado del Comune che amministra. Sembra una barzelletta ma purtroppo non lo è. Come un qualsiasi Mamhoud Ahmadinejad "de noartri", ha imposto un menù quaresimale a tutte le scuole, in barba ai figli di chi appartiene ad altra religione o di chi non è religioso.
Non starò a ricordare della laicità della scuola e dello Stato perché, come sappiamo, per il sindaco questi pare siano concetti che non conosce anzi, se ne frega proprio; ma nemmeno come insegnante di religione deve essere un granché, se è vero ciò che dicono gli amici che mi hanno passato la notizia: "Secondo la dottrina cattolica sono tenuti al digiuno i maggiorenni, e all’astinenza dalla carne i ragazzi sopra i quattordici anni".
Insomma sembra proprio un'altra delle sue trovate da monarca assoluto con l'aggravante della motivazione religiosa, ora mancano solo i vigili-pasdaran che vaghino per le mense scolastiche a controllare la lista delle vivande e a fare rapporto a lui: Alfredo "Mahmoud" Celeste.
A quanto pare questa è un'annosa questione che arriva da lontano, imposta manco a dirlo, a certi amministratori, da chi pensa di essere l'unico depositario della verità assoluta (e tutti gli altri delle carogne). Chissà se qualcuno di questi "neo-missionari" non finisca come questo qui.
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