Non è bene scrivere cose troppo personali sul proprio blog, anche se si tratta di un blog personale. Così, vi dirò che ieri ho fatto una lunga passeggiata a Bari vecchia, ma invece di raccontarvi i colori della luce riflessa dalla pietra chiara, gli odori dei dolci e delle orecchiette fatte in casa, i ricordi di momenti importanti e i flash dei tanti turisti, vi parlerò della sindrome della compressione da scrivania. Ovvero, la molla che ha spinto la mia passeggiata. La compressione da scrivania è una sindrome psico – somatica che si manifesta quando il corpo combatte contro la costrizione generata da scrivania, sedia e pc.
Sintomi. La vista pretende nuovi scenari, le mani cercano le tasche della giacca, il viso reclama la freschezza dell’aria aperta e i piedi sono già lì, sul pianerottolo, a invocare lo sciopero da seduta alla scrivania.
Quando le spie della compressione si presentano tutte insieme, è quasi impossibile ignorarle. Il corpo dimentica i dettami della mente: si alza dalla sedia, si cambia d’abito ed esce in piena autonomia. E così, in un batter baleno degno della più efficiente Mary Poppins, capita di ritrovarsi in giro per la città alle tre e mezza del pomeriggio, in preda a una sensazione vivificante: la distensione.
Bari vecchia – Wikipedia
Rischi per la serenità. Se si oppone resistenza al relax e al piacere di godere dell’aria aperta, si corre il rischio di richiamare a sé i sensi di colpa per il lavoro lasciato a metà, la spesa da fare, la casa da sistemare e altri impegni improrogabili. Se, al contrario, si asseconda la distensione, si riesce persino a trovare una soluzione per posticipare gli impegni non-più-improrogabili, adagiarsi per accogliere al meglio la freschezza del venticello autunnale e sorprendersi di quanto la mente possa diventare leggera se solo la si lascia un po’ in pace.
Cura. Per combattere la sindrome da contrazione da scrivania, è necessario seguire alcuni semplici esercizi che facilitano la decompressione:
- staccare la mano dal mouse. In casi disperati e particolarmente aderenti, si può ricorrere a un taglierino o a un getto d’aria calda che scioglie l’invisibile colla legante la mano al mouse
- staccare la sedia dalla scrivania e allungare le gambe fino a ritrovarsi in piedi, in posizione eretta. Sembra impossibile ma è facile, basta provarci
- spegnere il PC, togliere la batteria e staccare la spina elettrica dalla corrente. Così, tanto per evitare ricadute
- ignorare le voci nella propria mente che, non si sa bene di chi siano, ma inibiscono sempre qualsiasi iniziativa
- ignorare le voci di eventuali altre persone presenti che vogliano frenare ogni slancio articolatorio
- indossare abiti adatti alla temperatura esterna e scarpe comode per ogni evenienza: passeggiata, jogging, capatina al bar o in libreria, flirt improvviso. Hai visto mai.
- aprire la porta, poi un portone e allontanarsi dal luogo in cui la sindrome da compressione da scrivania si è scatenata
C’è chi trova giovamento nel ripetere gli esercizi una volta a settimana, e chi è soddisfatto da un allenamento quotidiano.
La letteratura scientifica, inoltre, ha registrato una serenità più stabile e un miglioramento della vita affettiva, sociale e meditativa in chi è più allenato.
Se anche tu hai contrastato la sindrome da compressione da scrivania, nei commenti, racconta come hai fatto.