Alcantara è alla sua terza mostra e per la sua realizzazione sono state coivolte due eccellenze del Design internazionale, Studio Minale-Maeda e Fabrica che hanno partecipato con istallazioni per esprimere i valori sensoriali di Alcantara.
I curatori di Playful Inter-Action Giulio Cappellini, art director di Alcantara e Domitilla Dardi,
Design Curator al MAXXI, hanno fortemente voluto questi due grandi nomi che si occupano di Interaction Design e Design di Relazione per meglio mostrare al visitatore come si passi dal design all'arte performativa: l'interazione è parte dell'opera stessa.
Si esplora la sensorialità del materiale partendo dalla sua prima caratteristica, la tattilità,
per arrivare poi al coinvolgimento degli altri sensi.
Il tema ruota intorno alla sinestesia, l'incontro dei sensi, appunto.
Il 12 novembre sono stata invitata da Alcantara all'inaugurazione della mostra ed ho avuto l'opportunità di incontrare anche gli artisti e di rivolgere loro alcune domande.
Fabrica (laboratorio creativo e di ricerca sulla comunicazione del gruppo Benetton) esplora la dimensione sonora con l'opera Pendulums, una serie di sfere in Alcantara che, attivate dal visitatore, creano un'interazione sonora e Shiver, un' istallazione realizzata con pannelli di alcantara ricoperti sul retro da chiodi che, al passaggio di una mano, con effetto ondulatorio, danno un effetto sonoro simile a piccoli campanelli.
I ragazzi di Fabrica con i quali mi trovo a parlare sono Jonathan, Angelo, Davide e Jhon, il musicista del gruppo. Le sfere di Pendulums -riprendendo l'idea del pendolo di Newton- sono dotate di un sensore interno collegato a led luminosi: toccandosi tra loro le sfere, oltre ad illuminarsi, producono dei suoni differenti. L'istallazione ben esprime armonia tra DESIGN (con forme, colori e materiale) e INTERAZIONE (con suoni e luci).
Ad un'azione (del visitatore interattivo) corrisponde una reazione, in questo caso sonora e visiva.
Eccomi con i simpaticissimi ragazzi di Fabrica
Jonathan mi spiega che anche per Shiver l'intento è coinvolgere il visitatore utilizzando il tatto, per mezzo poi del suono arrivare all'udito: i pannelli hanno aghi sul retro che emettono suoni al movimento. L'immagine che si ha dall'esterno è una tenda, quasi un sipario, qualcosa di rilassante ma che incuriosisce e spinge a voler vedere cosa c'è "oltre". Il colore blu infonde calma e il movimento dei pannelli ricorda quello delle onde del mare.
Gli aghi creano contrasto con questa immagine anche se il loro suono è dolce.
Il duo Minale-Maeda lavora nell’ambito dell'universo olfattivo con Essences, Compunds, Particles privilegiando l'esperienza tattile e olfattiva.
Tre sono le fasi: comporre fiori , unire elementi per costruire una boccetta di profumo e appendere un elemento geometrico ad un'istallazione sospesa, per creare una nuvola di profumo.
Tutti gli elementi sono intrisi di oli essenziali e si è pervasi da note floreali delicate.
Scherzo con Mario Minale sul fatto che si noti "lo zampino" della donna ispirata dalla famiglia in questa istallazione: i fiori e i profumi mi fanno pensare alla moglie, la designer Maeda, e la composizione degli elementi alla figlia piccolina, presente all'inaugurazione.
Il tutto rimanda all'idea di un nido dolce, accogliente, colorato e profumato.
Riordino gli appunti
All'inaugurazione c'è anche Giovanna Melandri, presidente del Maxxi
Foto: Fatima Forti