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Ma torniamo a Sinfonia di Piombo: pubblicato da Revolver Libri, Shotgun Opera (questo il titolo originale) è una storia corale piena zeppa di personaggi, situazioni, colpi di scena e sparatorie che neanche in dieci film di John Woo messi assieme; la trama, grosso modo, parla di un ragazzo che "ha visto troppo" e che, inseguito da tre donne killer spietate, cerca rifugio da un vecchio zio - un mafioso in pensione con l'hobby della viticultura. Inutile dire che i morti ammazzati male, prima di arrivare alla fine dei giochi, non si conteranno neppure; così come i colpi di scena e i personaggi singolari di cui faremo conoscenza. Tra sorelle assassine, mafiosi con l'artrite e terroristi islamici, insomma, Sinfonia di piombo non fa certo economia di personaggi: e parlare di un solo o qualche protagonista sarebbe come dire che nel coro del Nabucco ci cantano quattro pirla. La cosa che più mi ha impressionato, difatti, è stata la naturalezza con la quale Gischler è riuscito ad infondere vita propria a tutti, ma proprio tutti i personaggi di questo romanzo. Da quelli "principali", all'ultimo degli stronzi citato in qualche frase, insomma, non ce n'è uno che non ti rimanga impresso nella mente e che non possegga una definizione ben precisa, una sua raison d'etre nell'economia del racconto. Forse peccherà nell'uso smodato di clichè letterari, e sostanzialmente se non vi piacciono i fumetti potrebbe non piacervi neppure questo romanzo, dato che il ritmo è quello, ma Gischler sa come si racconta una storia, e sa anche come farlo senza sprecare una singola parola. Perchè in questo sta il genio di questo autore: ogni frase, ogni pagina del suo lavoro è puro distillato di nozione/azione. Nulla e nessuno è lasciato al caso, insomma. Sinfonia di Piombo è pura azione adrenalinica al cento per cento: un distillato di piombo fuso rovente che vi colerà tra le dita e da cui non riuscirete a staccarvi fino all'ultima pagina. Garantito.
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