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Single e lavoro, l’arte dello Zen To Done applicata alla tua vita

Da Vgiandomenico @singleitaly

Single e lavoro quanto conta  per uscire definitivamente del tuo stato di apatia?

Che correlazione ha la tua vita lavorativa con i disturbi dall’ansia?
Perché un buon lavoro può aiutarti a combattere il male del secolo: la depressione?
E soprattutto, cosa c’entra tutto questo con il Zen To Done di Leo Babauta?

 Adler sostiene una tesi formidabile nel suo best-seller “Cosa la vita dovrebbe significare per voi”.

La vita può essere divisa in tre grandi blocchi sintetizzabili come:

  • lavoro
  • sentimento
  • società

Per una persona comune, una giornata di ventiquattro ore è suddivisa in altrettante parti:

  • otto ore per lavorare;
  • otto ore per svolgere le attività, le quali comprendono anche la cura di se stessi;
  • otto ore per dormire.

Pensare che la suddivisione sopra menzionata non sarà mai mai rispettata non è un errore… è una presa di coscienza della realtà che ci circonda.

Spesso, specie in epoca moderna, sottraiamo ore ad un aspetto per curarne altri, tendendo a privilegiare certe parti della nostra vita.

Il lavoro, dunque, è una parte fondamentale della nostra esistenza non solo perché produce il sostentamento primario, ma perché è in grado di migliorarci, avvalorarci e farci sentire vivi.

Tutto questo a patto che svolgiamo un lavoro che ci piace!

Pensa per un attimo al contrario.

Facciamo finta che tu stia facendo un lavoro che a te non piace.

Che giornata ti aspetta?

  • Ad andare bene cinque giorni su sette ti svegli angosciato.
  • Metti i piedi fuori dal letto e ti senti distrutto nel tuo non essere pronto ad affrontare le otto ore che ti aspettano.
  • La giornata proseguirà lentamente.La tua apatia se la divorerà nel tuo non interesse.
  • Quando suona quella sirena?
  • Quando finisce questa giornata di lavoro?
  • Stanco tornerai a casa.
  • Riuscirai a divertirti?
  • Riuscirai a non pensare che domani, anche se è un altro giorno, sarà uguale al precedente?
  • Quanto l’aspetti quel Sabato che sembra non arrivare mai?
  • Riuscirai a gustarti la Domenica pensando al Lunedì?
  • E le ferie, quelle tanto attese ferie, riuscirai a godertela sapendo che li devi ritornare, che quella è la tua vita e da li non puoi fuggire?

Come ti senti?

Sai che puoi dare di più?
Ti senti imprigionato in una gabbia dalla quale non riesci ad evadere?
E il tuo essere un uomo e una donna migliore che fine hanno fatto?

Tu non sei il tuo lavoro, non sei la quantità di soldi che hai in banca, non sei la macchina che guidi, né il contenuto del tuo portafogli, non sei i tuoi vestiti di marca, sei la canticchiante e danzante merda del mondo! (Tyler) …..

Adoro Fight Club e la sua ricerca disperata di una verità troppo scontata!

Sono cavolate!

Tu sei il tuo lavoro! Il tuo lavoro si rispecchia in tutto quello che fai, che dici e che pensi!

La vera ricetta della felicità? Fa un lavoro che ti piace e trova qualcuno che ti paghi per farlo

… una frase che ho trovato su un muro a Milano, non so di chi sia ma è di una potenza devastante!

Evito, naturalmente, discorsi stupidi, demagogici e retorici.

So bene qual è la situazione in Italia come nel resto del mondo e mi rendo conto che, avere un lavoro, oggi è una fortuna.

Vorrei però parlarti di quello che Leo Babauta cerca di comunicarci:

insegui le tue passioni sempre e comunque e trasformale nella tua vita.

Come farlo? Come riuscirci?

E’ l’ultimo punto dello ZTD e non a caso Babauta l’ha lasciato alla fine.

Tu che lavoro fai? Ti piace? Hai mai riflettuto su questo?

Ad maiora
Giandomenico

 

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