
Oggi a Siracusa: il deputato regionale del Ncd Vincenzo Vinciullo ha chiesto ai sindaci dei Comuni che hanno consegnato gli impianti a Sai 8 e stanno per costituire una società d’ambito di rivolgersi al Tar per evitare che il servizio possa tornare ai privati. Dopo la decisione della curatela fallimentare di Sai 8 di inserire un avviso in cui è prevista la cessione di un ramo d’azienda, 150 dipendenti e gli automezzi, il deputato regionale del Ncd ha rilevato che il servizio idrico deve restare pubblico.
In una conferenza il gruppo con i consiglieri comunali Fabio Alota e Salvatore Castagnino che fa riferimento al leader Angelino Alfano con in testa il deputato all’Ars, Enzo Vinciullo, ha spiegato il proprio no al bando sull’affidamento ai privati della gestione del servizio idrico in provincia.
Questo il pensiero di Vinciullo: “La decisione della curatela di Sai8 di indire un’asta per l’affitto dell’azienda che gestisce il servizio idrico integrato, nei Comuni che avevano consegnato gli impianti all’azienda stessa, è in contraddizione con il riordino della materia che si sta approvando all’Ars. Il bando, così come formulato, rischia di escludere per sempre la gestione pubblica del servizio idrico in provincia ed è in palese contrasto con la volontà del parlamento siciliano”.






