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Siracusa: Fantassunzioni, notificati ad ex consiglieri comunali ed imprenditori avviso di conclusione indagini preliminari

Creato il 17 febbraio 2014 da Giornalesiracusa

digos

News Siracusa: nuovi sviluppi sull’operazione della Digos della Questura di Siracusa, denominata “Fantassunzioni”, che ha portato nel luglio del 2013, alla denuncia per truffa aggravata in concorso di 6 consiglieri comunali di Siracusa, nonché di 7 imprenditori, datori di lavoro di questi ultimi, sono stati notificati agli indagati gli avvisi della conclusione delle indagini preliminari emessi dalla Procura  di Siracusa. Ai consiglieri comunali, già accusati, in concorso con i rispettivi datori di lavoro, di aver stipulato contratti di lavoro subordinato fittizi al fine di ottenere dal Comune di Siracusa i rimborsi previsti dalla normativa regionale imputazioni che hanno portato al sequestro della complessiva somma di € 657.965,22 con provvedimenti tutti confermati dal Tribunale del Riesame sono state, inoltre, contestate nuove truffe aggravate commesse ancora ai danni del Comune.

Questi i nomi degli ex consiglieri comunali indagati: Sergio Bonafede, Adolfo Mollica, Piero Maltese, Riccardo Cavallaro e Riccardo De Benedictis. Il consigliere rieletto raggiunto dal provvedimento è, invece, Franco Formica.
L’indagine, coordinata dalla Procura, è iniziata nel settembre 2012 conag ed il sequestro di diversi faldoni per meglio inquadrare la vicenda dei rimborsi alle ditte dove risultavano impiegati consiglieri in carica dal 2008 al 2013. Invero, questa seconda parte dell’indagine, durata oltre sei mesi e condotta attraverso l’analisi certosina di tutti i verbali redatti dalle commissioni consiliari nel corso della scorsa legislatura ha consentito di verificare come gli indagati attestassero, in più occasioni, la loro presenza alle riunioni indette dalle diverse commissioni senza in realtà partecipare ai lavori degli organi assembleari.

Sono stati, in tutto, accertati oltre 50 singoli episodi di truffa nell’arco temporale compreso tra il 2008 ed il 2013 correlati con molteplici falsi ideologici commessi inducendo in errore i segretari delle diverse commissioni che, a loro volta, attestavano inconsapevolmente, nelle certificazioni riepilogative mensili, il numero delle commissioni alle quali risultavano aver partecipato i diversi consiglieri. Gli accertamenti condotti hanno poi consentito di rilevare numerosissime ulteriori irregolarità nella gestione dei lavori delle diverse commissioni che sono sempre riferite al periodo storico tra il  2008 ed il 2013 che saranno adesso portate all’attenzione della Corte dei Conti.


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