Siracusa Notizie: Il Prof Vincenzo Cabianca,ingegnere ed insigne urbanista, Cittadino Onorario della nostra Città, convinto assertore della creazione del Parco Archeologico di Siracusa ha sempre sostenuto che fu lasciato solo “a combattere, termopili dopo termopili , contro una sfera enorme e lentamente rotolante di organizzazioni partitiche con idoli così diversi, e con l’alleanza di così poche figure locali disposte ad esporsi.”
Anche la Soprintendente di Siracusa continua a lasciare di fatto che la sfera continui a rotolare,poichè non riesce ad esporsi, né ad imporsi,nè a mantenere il suo impegno, né a sviluppare il suo compito per la decretazione del Parco Archeologico di Siracusa.
E’ difatti scaduto il termine perentorio di 45 giorni assegnati al Comune per potere rilasciare il parere secondo l’art 20 della LR 20/2000 sulla proposta di perimetrazione del Parco Archeologico di Siracusa e, la Soprintendente ,smentendo una sua precedente dichiarazione, ha di fatto deciso di consentire al Comune di utilizzare più tempo per esprimere il proprio parere.
Dispiace constatare che, con questi comportamenti ,vengono con disinvoltura disattese norme di Legge in nome di una malintesa cortesia istituzionale.
Difatti quando la Soprintendente afferma che “il mancato rispetto della scadenza non comporta una conseguenza nell’immediato, che c’è la possibilità di fornire al Comune più tempo per fare le valutazioni del caso, che per le amministrazioni comunali sono notoriamente piuttosto lunghi e che è chiaro che se dovesse trascorrere un periodo eccessivamente lungo si interverrà“, naviga nel vago e provoca una domanda:
quale sarà la scala di misura di questo tempo “eccessivamente lungo”?
L’ultima misura a nostra conoscenza è stata lunga esattamente dodici anni!
Dispiace,inoltre, constatare che non sono bastati gli incontri per chiarire dubbi e contrarietà di un funzionario dell’Urbanistica che una volta esprime il giudizio che il Parco Archeologico non verrà mai fatto ed un’altra volta asserisce che il Parco esiste già e che il rifare la perimetrazione metterebbe in difficoltà le proporzioni dell’attuale Piano Regolatore Generale in fatto di aree destinate a servizi.
Dispiace che,verosimilmente , l’Urbanistica si appresta a predisporre un parere negativo alla proposta avanzata dalla Soprintendenza,contro lo stesso parere espresso dal Sindaco, non comprendendo o non volendo comprendere che la necessità di una nuova perimetrazione è richiesta dalla nuova istituzione del sistema dei Parchi archeologici della Regione e dall’adozione del Piano Paesaggistico Provinciale.
Dispiace ribadire che la perimetrazione dei confini del Parco , coerentemente con le finalità della Legge e delle linee guida sono affidate soltanto alla locale Soprintendenza e che il Parco archeologico,lo ricordiamo per i disattenti, è sempre preordinato, anche in variante, alle previsioni del locale strumento urbanistico generale.
Nessun dubbio procedurale poteva interrompere i termini ,nè alcuna concertazione è richiesta come riportano chiaramente le linee guida scritte a più mani comprese quelle prestigiose dell’Emerito Soprintendente cittadino ,che sottolinea la volontà di individuare le aree da erigere a Parco secondo criteri di coerenza scientifica tendente a sottrarre la fase di individuazione dei Parchi archeologici dai condizionamenti e dai particolarismi della politica.
Dispiace constatare che, fatti salvi aspetti di cortesia istituzionale irrituali, sono scaduti i termini senza che la proposta sia stata discussa né dalla Commissione Urbanistica,nè dalla Giunta Municipale e né dal Consiglio Comunale,testimonianza palese del poco interesse che riscuote da sempre nell’amministrazione locale.
In questo periodo di forte crisi molti dimenticano che l’istituzione del Parco consentirebbe di utilizzare ogni anno per la Città 3 milioni di euro di incassi.
Occorre con decisione prendere atto che l’Amministrazione Comunale non ha dato alcun parere nei 45 giorni prescritti e che qualsiasi indeterminata deroga può offrire opportunità di scegliere percorsi che pericolosamente ripercorrono sentieri già intrapresi in modo improprio negli anni passati.
La sollecitiamo ,pertanto, al rispetto formale e sostanziale della normativa e dal rifuggire interpretazioni o giustificazione ai tempi lunghi dell’Amministrazione Comunale.
Occorre compiere il proprio dovere fino in fondo ed onorare così gli impegni presi con la Città e con l’Assessore regionale Sgarlata,a cui ci piace ricordare la sua promessa di decretazione del Parco in tempi brevissimi, evitando così di fare subire un’altra umiliante sconfitta alla nostra Città patrimonio dell’UNESCO, alla sua classe dirigente onesta,ai suoi cittadini e alla sua Cultura classica e multimillenaria.
Marcello Lo Iacono
Siracusa
10 febbraio 2014