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Siri, il perchè dell’interfaccia vocale di Apple per iPhone e iPad

Creato il 29 settembre 2012 da Mauronick @mauronick

Qualche giorno fa, ci si interrogava su Twitter circa l'utilità di SIRI. Probabilmente è necessario comprendere l'intento con il quale Apple ha voluto inserirlo in IOS6.
iPhone, sin dalla sua prima apparizione, ha rappresentato una rivoluzione circa decine di aspetti. Uno di questi riguarda l'ergonomia e l'interfaccia con "l'umano". Solo una manciata di anni sono passati da quando, il telefono, era appeso alle pareti delle case o riposto su improbabili mobiletti studiati appositamente per ospitare l'apperecchio.


La tastiera del telefono, che, cosi come la conoscevamo, era stata già di per se un'innovazione, scompare dai nostri telefoni e fa il suo ingresso nel mercato consumer il touch screen.

Ci siamo appena lasciati alle spalle la tendenza a progettare telefoni cellulari di dimensioni ridottisime, tuttavia la tastiera telefonica continua a conservare dimensioni non adatte alle appendici dell'essere umano. In generale le dita sono spesso di dimensioni doppie rispetto alla porzione di schermo che ospita il tasto che vogliamo selezionare.
iPhone5, uscito sul mercato italiano proprio ieri, è stato realizzato aumentandone di qualche millimetro le dimensioni, mantenendone misure tascabili e nel contempo rendendolo piu ergonomico.

Non possiamo ignorare che, con la tastiera vera e propria, scompare anche quel piccolo punto in rilievo, posto sul tasto 5, che aveva lo scopo di consentire l'individuazione del centro tastiera "ad occhi chiusi" per chi possiede la vista ! Fondamentale per chi la vista non la possiede.

In realtà, Siri, come funzione, non è affatto una novità. Già Nokia, in passato, e RIM (BlckBerry) sin dal modello base, e molti altri apparati simili per categoria, dispongono della possibilità di essere gestiti, completamente attraverso la voce.
Un'opportuno set up dello smartphone, consente di utilizzare buona parte delle funzioni, attraverso l'interfaccia vocale. Anche se pochi, di questi software, raggiungono livelli di eccellenza, sopratutto nel modulo di riconoscimento vocale, risultano essere sufficientemente efficaci e funzionali.

Ma perchè Apple si è tanto spesa per inserire in SIRI nelle proprie devices di terza generazione? L'area sviluppo della casa di Cupertino, spende tempo e denaro a fronte di problemi da risolvere all'utente. Questo è lo scopo che muove, non solo Apple, ma qualsiasi azienda che fornisce soluzioni sistemistiche ai mercati, sia consumer che business.

Cosi come gli altri moduli presenti nei prodotti Apple, anche SIRI è entrato a far parte della famiglia con il preciso scopo di coprire l'area funzionale relativa all'utilizzo hands free degli smartphone e tablets.

Pensate ad un motociclista ! Attraverso il protocollo bluetooth connette l'auricore/microfono del proprio casco all'iPhone e sfruttando opportunamente SIRI utilizza il proprio smartphone in completa sicurezza, senza togliere le proprie mani dal manubrio della motocicletta. Una questione di sicurezza piuttosto importante, o no?

Lo stesso esempio può essere facilmente declinato verso molti altri ambiti sportivi, ove le regole lo rendo possibile ovvio. Uno degli scopi è stato certamente raggiunto, consentire, cioè, l'utilizzo della device durante lo svolgimento di altre attività.

Un altro aspetto, assolutamente non meno importante, è legato al mondo dei portatori di handicap. Consideramo pazienti privi di arti o della vista, appare immediatamente inutile fare l'elenco degli innumerevoli vantaggi, sia in termini di agio che di sicurezza, che queste persone avrebbero con un simile strumento.
Molti di voi ricorderranno certamente "Il collezionista di ossa" ,con un strordinario Denzel Washington nei panni di un investigatore costretto a letto perchè privo di mobilità. Quel film è un'ode all'interfaccia vocale. L'investigatore, gioca a scacchi, risponde al telefono, analizza immagini, tutto completamente attraverso l'uso della voce.

Il viaggio alla ricerca della perfezione ergonomica non è mai stato interrotto da Steve Jobs, molto più sensibile sull'argomento, rispetto al suo "amico" Bill Gates.
Dopo iPhone, che non è proprio lo strumento adatto alle mani "umane", se non altro per dimensioni, Apple annuncia iPad, una versione "nontelefonante" di iPhone ma di dimensioni 4 volte maggiori. Le misure sono quelle di un quaderno,e chi lo acquista usa dire… "mai più senza" !

Il set di comunicazione globale è quindi completo e a disposizione di tutti, utilizzabile attraverso le appendici umane che preferiamo. Approposito a quest'ultime dobbiamo ormai aggiungere la voce

;)


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