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Siria d’accordo con operazioni militari Usa e Gb anti-Isis: “Sì, se avvengono in coordinazione con noi”

Creato il 25 agosto 2014 da Nicola933
di Gabriella Maddaloni Siria d’accordo con operazioni militari Usa e Gb anti-Isis: “Sì, se avvengono in coordinazione con noi” - 25 agosto 2014

SiriaDi Gabriella Maddaloni. Il Ministro degli Esteri siriano, Walid al Muallim, informa che “La Siria è d’accordo con azioni militari, anche della Gran Bretagna e degli Usa,  sul proprio territorio contro l’Isis, ma solo con un pieno coordinamento con il governo siriano. Chiunque voglia coordinarsi e cooperare con noi dovrebbe prendere la questione sul serio e non con un doppio standard”. Tali parole sono state pronunciate dal ministro a Damasco, ai microfoni dei giornalisti.

Il ministro precisa anche che “se ci fosse stato un coordinamento tra gli Usa e il governo siriano, l’operazione per liberare il giornalista James Foley non sarebbe fallita”. Damasco si è infine decisa a collaborare con l’Occidente e la Comunità Internazionale per far fronte alla pericolosissima avanzata del terrorismo islamico Isis, che sta compiendo stragi e allargando le sue “conquiste”. In tal senso, l’ultimo e preoccupante punto messo a segno dai jihadisti è stato l’aeroporto di Tripoli in Libia, strappato al controllo delle deboli forze governative.

Muallim, citato dall’agenzia Dpa, ha aggiunto anche che Damasco è d’accordo con la decisione presa dal Consiglio di Sicurezza Onu – “anche se in ritardo” – in merito alla lotta al terrorismo; tuttavia, “ogni attacco all’Isis e ad Al-Nusra in territorio siriano senza un preventivo coordinamento con le autorità di Damasco sarà visto come un’aggressione”.

Nelle scorse ore Navi Pillay,  Alto Commissario Onu, ha denunciato la “pulizia etnica e religiosa” compiuta dall’Isis in Medio Oriente: “Gravi e orribili violazioni dei diritti dell’uomo vengono commesse ogni giorno dallo Stato islamico e dai gruppi armati associati. Colpiscono sistematicamente gli uomini, le donne ed i bambini in virtù della loro appartenenza etnica, religiosa o settaria e conducono senza pietà una pulizia etnica e religiosa nelle regioni sotto il loro controllo”.

Iraq, Siria, Libia. Ce li ritroveremo in Europa di qui a breve, i terroristi islamici dell’Isis? Sarebbe bene che l’Ue, e l’Occidente tutto, si dessero da fare, se necessario anche militarmente, se non vogliamo vedere realizzato il sogno dei tagliagole islamici: quello di un Califfato che si estenda “dalla Spagna all’Indonesia”.


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