Fra i migliaia di morti lasciati sul campo dai cosiddetti “ribelli” siriani, oggi c’è anche una ragazza di ventisei anni, giornalista di Al-Ikhbariya, lasciata senza vita dopo un colpo di fucile: Yara Abbas.
I “ribelli”, in realtà mercenari al servizio di Arabia Saudita e alleati (Stati Uniti, Israele, Qatar, Nato), dopo aver usato armi chimiche, come certificato da Carla Del Ponte ex Procuratrice del Tribunale penale internazionale per l’ex Jugoslavia, continuano ad attentare alla vita dei cittadini siriani, praticamente tutti saldamente alleati ad Assad.
Oggi che è stata colpita una giovane giornalista donna, la notizia prende più rilievo del solito: è giusto ricordare lei e tutti coloro che cadono per via della violenza di chi per motivi geopolitici vuole distruggere la Siria.