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Siria – Iraq: prima era cantante, ora recluta i bambini soldato per Isil. Ecco la storia del saudita Maher

Creato il 22 luglio 2014 da Stivalepensante @StivalePensante

La vita riserva sempre molte sorprese, ed è questa la storia di Maher Mashaal al-Shuwaib che è passato, in pochi mesi, da una carriera di artista, come cantante, a quella da jihadista, nella guerra che continua ad imperversare in Siria ed in Iraq. Maher è un saudita 25enne, laureato in Sharia islamica conseguita in Arabia Saudita e un curriculum da artista. Così il ragazzo jihadista, che prima era imam in una moschea di Riad, ora è diventato combattente in Siria e in Iraq, per contribuire alle campagne di propaganda dello “Stato islamico dell’Iraq e del Levante” (Isil) per il reclutamento di bambini soldato siriani. La storia è stata raccontata dal quotidiano panarabo di Londra “Al-Hayat”.

(adnkronos.com)

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Il sogno di Maher. “Lasciare un segno nella società” era il sogno di Maher, come lui stesso aveva dichiarato una volta in un’intervista televisiva. Il giovane – scrive Al-Hayat – prestava la sua voce tanto alla causa religiosa quanto a quella artistica, il suo era un volto noto sia sui canali islamici che sui palchi dei teatri.

La decisione di cambiare vita ed il suo contributo per il reclutamento di bambini soldato. A un certo punto, Maher ha deciso di “cambiare vita” e nel mese di aprile dello scorso anno sarebbe diventato Abu al-Zubair al-Jazrawi. In Siria, Abu al-Zubair si unisce ai miliziani dell’Isil, tra le cui fila già militava un suo collega, Raid Fahd, che però all’inizio di quest’anno è tornato nel regno “dopo aver capito chiaramente a che tipo di organizzazione si era legato”, spiega il giornale. Abu al-Zubair inizia così a prestare il suo talento di cantante e commediante alle campagne di propaganda dell’Isil, in particolare per il reclutamento dei bambini siriani. I miliziani dello Stato islamico “non sono dei sanguinari, ma amano divertirsi”, avrebbe detto l’ex imam di Riad in un video registrato ad Aleppo. In Iraq, dove si sarebbe trasferito di recente dopo alcuni mesi di combattimento nelle città siriane, Abu al-Zubair avrebbe partecipato alle celebrazioni per l’insediamento di Abu Bakr al-Baghdadi, il leader dell’Isil, come califfo autoproclamato dello Stato islamico e sarebbe diventato imam di una moschea.

Tanti giovani hanno deciso di cambiare vita ed aderire all’Isil. La vicenda di Abu al-Zubair non è diversa da quella di tanti giovani che hanno deciso di cambiare vita e aderire alla causa jihadista. “Nessuno può negare l’influenza esercitata dagli elementi dell’Isil sui giovani, soprattutto alla luce dello scarso controllo, a partire dalle famiglie fino alle scuole e alle moschee”, ha spiegato ad Al-Hayat il criminologo saudita Yousef al-Ramih, secondo il quale non si fa abbastanza per tutelare quella che ha definito la “sicurezza ideologica” dei ragazzi. ”La nostra società ingigantisce i problemi comportamentali come la dipendenza dalle droghe, dimenticando le deviazioni ideologiche”, ha aggiunto l’esperto, che è consigliere di sicurezza per la regione di al-Qassim, nel centro dell’Arabia Saudita. In particolare, “le moschee non parlano in modo esplicito del pericolo rappresentato dall’Isil. E’ giunto il momento che sia chiarito l’impatto che esercita sui giovani”, ha precisato Ramih, sottolineando come questa organizzazione “sfrutti la religione in modo errato”.


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