Siria: la Nato mira al gasdotto

Creato il 10 ottobre 2012 da Coriintempesta

di: Manlio Dinucci

La dichiarazione di guerra oggi non si usa più. Per farla bisogna però ancora trovare un casus belli. Come il proiettile di mortaio che, partito dalla Siria, ha provocato 5 vittime in Turchia. Ankara ha risposto a cannonate, mentre il parlamento ha autorizzato il governo Erdogan a effettuare operazioni militari in Siria. Una cambiale in bianco per la guerra, che la Nato è pronta a riscuotere. Il Consiglio atlantico ha denunciato «gli atti aggressivi del regime siriano al confine sudorientale della Nato», pronto a far scattare l’articolo 5 che impegna ad assistere con la forza armata il paese membro attaccato. Ma è già in atto il «non-articolo 5» – introdotto durante la guerra alla Jugolavia e applicato contro l’Afghanistan e la Libia – che autorizza operazioni non previste dall’articolo 5, al di fuori del territorio dell’Alleanza.


Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :