Magazine Attualità

Siria. La sporca guerra della disinformazione.

Creato il 04 agosto 2012 da Tuttouno

Danny Abdul Dayem, 22 anni, è un attivista inglese di origine siriana che è arrivato alla ribalta come informatore per la CNN, la BBC, Al Jazeera e Al Arabiya. In diretta dalla città di Homs, ha descritto l'assedio della città nel febbraio del 2012. Impegnato con l'orda di barbuti djihado-salafisti, e' fra quelli che chiedono un intervento armato straniero:
 "anche Israele, non importa".   
In questo video Danny sta tentando di falsificare un video trasmesso dalla CNN. Prima di passare all'antenna con Anderson Cooper, chiese ai suoi colleghi, di sparare dei colpi per drammatizzare il suo reportage dal vivo.http://blog.alexanderhiggins.com/2012/03/07/caught-complete-cnn-syria-interviews-staged-by-activist-danny-91231/
Danny è ben lungi dall'essere l'unico soldato nella sporca guerra della disinformazione, ecco un altro esempio, sempre a Homs, con Khaled Abu Saleh


Ecco una compilazione (in inglese):
http://blog.alexanderhiggins.com/2012/03/15/wag-dog-media-caught-faking-syria-news-stories-96832/
Da leggere anche:
Siria: il piu' importante quotidiano austriaco fa un ...31 Lug 2012Una foto della città Aleppo completamente distrutta, con una coppia e il loro bebe' in fuga. Titolo: "I carri armati d'Assad percorrono le strade verso la Madre di tutte le battaglie". Ma la verita' e' che questa foto è un fotomontaggio.Siria. Falsi reportage di guerra realizzati nel Qatar.21 Lug 2012Falsi reportage sugli eventi in Siria sono realizzati da una società del Qatar, specializzata nella produzione di scenografie cinematografiche, ha detto giovedi l'agenzia siriana SANA, precisando che questa azienda si trovaMa lo avete capito? Al Qaeda è nostro alleato!03 Ago 2012Il conflitto in corso in Siria ha senza alcun dubbio confermato il perfetto scenario orwelliano della presunta "guerra al terrore" nata dall'11 settembre, portata avanti dagli Stati Uniti, Regno Unito, e i loro alleati della NATO.

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :