Da Damasco – da quella terra antichissima e martoriata che è la Siria – si irradiano i viaggi e le riflessioni di Laura Mirakian, ambasciatrice italiana laggiù, qualche anno prima della catastrofe attuale, quando forse si sarebbe potuta imboccare un’altra via per la salvezza di quei fragili stati e di quei popoli.
Pagina dopo pagina il lettore è testimone di un’inedita narrazione, in cui scorrono eventi epocali come la morte di Hafez Al-Assad, le feste degli armeni che hanno appena conquistato l’indipendenza, le istanze dei curdi, le lunghe messe in arabo dei melchiti, il fermento della borghesia imprenditoriale sunnita, il progressivo ritorno del velo femminile e,ancora e non ultimo, l'incontro con padre Dall'Oglio, il religioso gesuita di cui non si hanno da tempo più notizie.
"Questo libro è una piccola gemma: una materia incandescente racchiusa in una forma lieve. Le brevi frasi di ogni lettera, come in un’antica incisione, ci regalano una mappa dettagliata e inedita di terre, personaggi, visioni sconosciute, disegnata attraverso l’occhio di un viaggiatore esperto ed equilibrato (ma anche incantato), che approfitta di uno straordinario punto di vista, quello di un diplomatico a cui si aprono molte porte chiuse ai comuni mortali"( dalla prefazione di Antonia Arslan)
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
ndr.) Nella foto in alto bambini profughi siriani in fuga dalla loro terra....