Sembra allontanarsi la guerra in Siria. Russia e Stati Uniti sembrano concordi sulla possibilità di disarmare Assad senza bombardare.
Il segretario di Stato americano John Kerry e il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov hanno dichiarato di aver raggiunto un accordo per mettere al sicuro le armi chimiche in possesso del regime siriano, durante una conferenza stampa a Ginevra, dopo tre giorni di negoziati. L’accordo comprende una tabella di marcia per procedere all’individuazione e alla distruzione dell’arsenale chimico siriano. Se la Siria non si adeguerà alle richieste, Kerry ha dichiarato che Russia e Stati Uniti cercheranno di ottenere una risoluzione ONU che autorizzi anche un’azione militare. La distruzione dell’arsenale siriano dovrà essere completata entro la metà del 2014. [Il Post]
L’attacco alla Siria non dà garanzie. Potrebbe finire tutto con qualche obiettivo abbattuto (come nelle intenzioni di Obama) ma questa è solo una delle possibilità.
‘bombe intelligenti’ potrebbero colpire obiettivi civili e quindi essere usate da Assad per ‘infiammare’ tutto il medioriente con ripercussioni in Israele ed in Libano, dove sono presenti soldati italiani.
La Siria potrebbe rispondere all’attacco coinvolgendo Israele o altri paesi ai confini, trascinando anche l’Iran nel conflitto. A quel punto gli Stati Uniti dovrebbero impegnarsi maggiormente. E quale sarebbe la reazione della Russia?
Peraltro il rovesciamento di Assad lascerebbe via libera ad una opposizione divisa ed in cui è fortissima la presenza di estremisti islamici, già responsabili di attacchi verso civili cristiani e non.
L’accordo raggiunto ridimensiona molto l’autorità internazionale di Obama e del segretario di Stato Kerry. La Russia d’altro canto ne esce rafforzata, come vera ed unica potenza del dialogo. I Russi? già.