Sono il diaframma nell’addome del mio Io.
Sono la sistole e la diastole,
aritmiche,
nell’infarto del Cuore
da cui si propagò
l’Onda che ci ha unite.
Sono la placca motrice
del muscolo Vita
e
la differenza di potenziale,
che crea la scossa:
le nostre storie attraverso la Storia.
Infinite volte buchi di ossidiana
a incrociare buchi di muschio:
i nostri occhi.
…Eppure…
mi è mancato il senso di pieno;
in Inverno,
negli abbracci perduti,
nei giochi dimenticati,
oltre vite troppo difficili,
ingoiate da squali,
pugnalate in pieno petto,
spezzate all’Inizio.
Infinite volte sorrisi leggeri
…i tuoi…
a incrociare sguardi severi
…i miei…
…Eppure…
è rimasto il senso di Consolazione
che, solo la Bontà del tuo passo
sull’anatomia del mio vissuto,
sa emanare.
Sono il cardias all’entrata dello stomaco
che digerisce il Passato.
Sono l’emoglobina,
in quattro catene,
ad agganciare l’ossigeno del Percorso:
l’Amore.
Sono il rene della Libertà:
elimino il Male.
…Amore…
abbiamo un secondo
nel Tempo del sorriso di Dio
per baciarci, ancora, una volta
e
lasciare alle Galassie ordinate
i ventuno grammi di respiro in più.
Nella barca a vela
che ci sospinge verso il lido “di noi”
questa volta scegliamo
di non annegare.
…Perché…
Sono il midollo
nello speco vertebrale
dell’Anima Tua
Tag:
amore, poesia, serena cocco
Categoria:
poesia
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