Mentre i ‘sondaggi clandestini’ fatti da alcuni siti italiani rilanciano Berlusconi ed il CentroDestra, le agenzie di scommesse e la stampa estera sembrano pensarla diversamente. I siti di scommesse abbassano le quote per il CentroSinistra, segno che lo considerano probabile vincitore:
Poco più di un mese fa i bookmaker britannici pagavano 1,29 volte la posta la nomina a premier di Pier Luigi Bersani. Ora, a meno di una settimana dal voto, la quota relativa al segretario Pd risulta sensibilmente più bassa. Sono sei le società di scommesse tra le più note ad accettare oggi puntate sul prossimo presidente del Consiglio italiano. E il successo del candidato del centrosinistra oscilla da quota 1,12 a 1,22.
BERLUSCONI A 7,00/8,00 – Scommettendo dunque un euro sulla salita a Palazzo Chigi di Bersani, in caso di vincita, è possibile incassare solo 1,12 euro, se si punta con PaddyPower o WilliamHill, 1,14 se si gioca con StanJames, 1,20 con BetVicotr e Ladbrokes, 1,22 con Betfair. Alle spalle del leader Pd compare Silvio Berlusconi. Il candidato del centrodestra oscilla tra quota 7,00 e 8,00. Ma Betfair, fuori dal coro, paga la vittoria del Cavaliere 24 volte la posta. BetVictor e Ladbrokes.
MONTI A 9,00/11,00 – Appare leggermente arrestrato rispetto a Berlusconi il premier uscente Mario Monti. Il Professore viene segnalato a 9,00 da Ladbrokes, a 11,00 da BetVictor, PaddyPower, StanJames e WilliamHill. Betfair lo indica a 18,60. Per i bookmaker sono pochissime le chance di successo di Beppe Grillo. La nomina a premier del leader del Movimento 5 Stelle non viene pagata mai meno di 19 volte la posta.
In Svizzera intanto si pubblicano i sondaggi degli istituti italiani, sembra essere probabile una vittoria alla Camera dei Deputati per Bersani. Sul Senato ancora tutto in bilico:
«Grillo sta salendo, ma non salirà al di là di quanto fatto da Berlusconi nel 1994 (21%, ndr), il livello massimo è il 20%», ci spiega Nicola Piepoli, presidente dell’omonimo istituto. Anche per Antonio Valente, politologo e Ceo di Lorien, il Movimento 5 Stelle rappresenterà una grossa sorpresa in queste elezioni. «Si tratta di nuova politica – sottolinea – non di antipolitica». Pure in casa Swg si delinea la medesima situazione, benché il risultato sia difficile da quantificare, «perché l’esposizione di questi giorni di Grillo potrebbe portare a sovrastimarlo», spiega Maurizio Pessato.
Secondo Piepoli è la sinistra che salirà al governo, «la tendenza è quella di una vittoria piuttosto netta del Pd, sia alla Camera che al Senato». Antonio Valente, invece, dà un vantaggio netto al centrosinistra alla Camera, ma rimane più cauto per quanto riguarda il Senato: «saranno Lombardia, Sicilia, Campania e Veneto, regioni in bilico, a decidere la partita». Pessato, poi, stima un vantaggio attorno ai cinque punti alla Camera, e poco più ampio al Senato, «per il meccanismo del voto utile e perché l’elettorato più anziano (per il Senato votano gli over 25) tende a votare i partiti tradizionali, Pd e Pdl». Popolo della Libertà che ha però perso qualche colpo nell’ultima settimana, Pessato è risoluto «non c’è possibilità alcuna che il centrodestra possa pensare di raggiungere il centrosinistra alla Camera». Tanto più che nessuno vede più il partito di Berlusconi raggiungere il 20%.