“Se indichi il cielo con un dito, l’idiota guarda il dito”
(io per non sbagliare mi sono tuffata nel cielo)
(le foto precedenti sono state scattate da una mongolfiera che fluttuava a 2000 metri di altezza nei cieli di Gorem – Cappadocia).
Si ringraziano sentitamente tutti i partecipanti alla gita specialmente gli impavidi sette che hanno passato la nottata precedente a bere in mia compagnia alla mitica “festa tipica turca open bar tutto compreso a soli 35 euro”.
Cioè, open bar. A bottiglie. Non a bicchieri. Diciamo Amen tutti insieme?
Un applauso a Francesca che non voleva bere e che poi a serata in corso si era data il limite di otto shortini di Raki liscio e che invece poi si è scolata da sola tutta la bottiglia addirittura fregandone una ad un altro tavolo, convinta, in preda al panico, che quella del nostro fosse finita, uno a Valeria che ha condiviso con me innumerevoli bottiglie di vodka e una pianta intera di succo di lampione, a Simone e Marta che hanno preso parte attiva alla coreografia della danzatrice del ventre mi pare anche sposandosi alla fine, alla nostra gioviale guida che ci ha mostrato DAVVERO quanto fumino i turchi e che alla mia domanda “sei musulmano però bevi oh” mi ha risposto “musulmano non praticante” e a tutti noi altri che pur essendo belli ciucchi siamo saliti su una mongolfiera senza battere ciglio tipo 3 ore dopo.
E che finito il giro, alle ore sette del mattino, abbiamo riappicciato la sbornia della sera prima a colpi di champagne.
Esplicativo il seguente dialogo:
Luca “oh io non avevo mai bevuto alcolici alle 8 del mattino”
Satò “Infatti sono le sette”.
(Secondo me le feste open bar in Turchia sono finite quella sera e non ne faranno mai più)
Ps: un applauso va al Capitano Nostro Capitano, signore e padrone della mongolfiera che ci ha portato a spasso nei cieli tenendoci tutte belle sveglie grazie alla sua … uhm, professionalità.
T.