Cos’è lo Slam Dunk in linguaggio tecnico? E’ quando il basketman effettua una schiacciata nel momento topico della partita facendo infervorare gli animi sia di chi sta in campo sia di chi sta sugli spalti, infiamma il palazzetto, entusiasma lo spirito, questo è lo Slam Dunk.
E questo è anche il titolo che il grande maestro Takehiko Inoue ha voluto dare al suo manga di spicco, un fumetto incentrato interamente sul basket in cui si mescolano alla perfezione humor, azione, sport e vita reale, un vero capolavoro degno di entrare negli annali.
Un po’ di storia spicciola (ma spicciola veramente)
Hanamichi Sakuragi è al primo anno del liceo Shohoku, ha i capelli rossi ed è alto, decisamente alto, scaricato per la cinquantunesima volta dalla cinquantunesima ragazza inizia a provare un odio viscerale verso il basket, da cui però la dolce Haruko Akagi, sorella del capitano della squadra di pallacanestro della scuola, lo distoglierà presto.
Tra litigi, contese, rivalità e risse varie, Hanamichi alla fine riuscirà ad entrare nella squadra, anche se sarà una strada tutta in salita: il suo focoso carattere non esiterà un momento ad emergere, inveendo contro Akagi, il capitano, o Kaede Rukawa – anche lui al primo anno, una vera promessa del basket, ragazzo di cui Haruko è perdutamente innamorata – o pressoché contro chiunque gli capiti a tiro. Ha la testa calda, il nostro ragazzo.
L’obiettivo dello Shohoku è giungere ai Campionati Nazionali, e per riuscirci deve qualificarsi e vincere contro le altre squadre liceali della prefettura, impresa non certo da poco, ma i nostri eroi non saranno da soli: far parte della rosa dei cinque giocatori entreranno anche Hisashi Mitsui e Ryota Myagi, pronti a tutto per vincere.
Lo Shohoku non avrà vita facile, si scontrerà con squadre come Shoyo, Ryonan, e la favorita per eccellenza, il Kainan, Hanamichi dovrà dare il meglio di sé per imparare lo sport dalle fondamenta, fallendo e riuscendo, scoprendo poco a poco la sua vocazione lottando per realizzare i propri sogni.
E’ bello perché…?
Perché è fottutamente bello.
Slam Dunk ha spinto intere generazioni di ragazzi nipponici verso il basket favorendo la diffusione di questo sport in Giappone, è stato in grado di conquistare un pubblico sempre maggiore di lettori in ogni parte del mondo, di ogni età e di sesso.
E’ una geniale fusione di battute sarcastiche politicamente scorrette ed energia allo stato puro, in questo manga possiamo scoprire il basket passo dopo passo partendo direttamente dai fondamentali, una panoramica complessiva delle difficoltà sia di uno sportivo in erba sia di una semplice squadra di liceo che lotta per conquistare il proprio titolo.
Il tratto di Takehiko Inoue è nitido e chiaro, dimenticate i manga dove i protagonisti hanno gli occhi grandi quanto tre quarti della testa, dimenticate le imprecisioni e le sfumature, dimenticate la cattiva qualità.
I disegni sono perfettamente realistici con tanto di sudore e minimi dettagli, dalle pagine traspare la fatica, l’entusiasmo, il dolore, il fervore, in poche sequenze la storia è in grado di accelerarci il battito e farci coprire gli occhi dall’ansia, abbiamo come l’impressione che Hanamichi, Rukawa o Sendoh siano tangibili e siano proprio di fronte a noi, siamo in grado di sentire il rumore della palla durante il palleggio, l’eco di una schiacciata, le urla del pubblico.
Slam Dunk è fumetto perfettamente incastonato nel vero, uno spaccato di vita quotidiana giapponese, non è un segreto per nessuno, Inoue si è ispirato direttamente al suo passato da liceale per descrivere situazioni tra aule, teppisti, palestre e campi da gioco, ottenendo un risultato fenomenale che ci trasporta senza sforzo nella sua ottica.
La psicologia dei personaggi è perfetta, coerente e matura, ambizione, protagonismo, panico, fiducia, una variegatura che non stanca mai e che rende esaustivamente le azioni che ognuno di loro compie, ci ritroveremo a parteggiare a volte per l’uno a volte per l’altro, ci perderemo tra le risate con alcuni di loro, perderemo una lacrima per altri, Slam Dunk è in grado di coinvolgerci in ogni singola azione facendoci smaniare letteralmente per l’uscita di un nuovo volume.
Il primo doppiaggio fatto come si deve
Naturalmente Slam Dunk non poteva mancare nemmeno sugli schermi. Dal 2000 su Mtv sono state trasmesse le 101 puntate dell’anime, e sapete la cosa bella?
Niente censure e anzi, una resa assolutamente eccezionale.
Quando si tratta di doppiaggio di cartoni animati le produzioni italiane tendono a tagliare tutto quel che non è adatto al pubblico (sarebbe bello capire su cosa si basano i loro criteri), limare le parole ed equilibrare i toni in modo da rendere il tutto politicamente corretto.
Gli anime di Slam Dunk invece ci propongono esilaranti scenette comiche, personalizzazioni e impronte particolarissime, senza contare inoltre il’apporto del mitico Diego Sabre che dà la voce ad Hanamichi Sakuragi e dell bravissimo Ivo de Palma a doppiare Kaede Rukawa, e questi per fare soltanto due esempi. Sono inoltre presenti formule tipicamente gergali e nomignoli che non ci sogneremmo mai di sentire in una qualsiasi delle reti Mediaset o Rai, ci rendono partecipi e scatenano l’ilarità, semplice e irriverente.
Purtroppo l’anime termina prima rispetto al manga, ma non per questo viene penalizzato, rimane sempre e comunque una delle migliori opere d’animazione giapponese che potremmo mai vedere, considerevolmente fedele al fumetto (se non per alcune leggere modifiche o imprecisioni dovute alla passaggio dalla lingua nipponica all’italiano), divertente e pieno d’azione, non ve ne pentirete.
Pubblicazioni
Slam Dunk è giunto in Italia sottoforma di fumetto nel 2007, inizialmente pubblicata in 62 volumi. Dopo il grande successo che ha riscosso la serie si è deciso per una seconda edizione in 31 volumi (proprio come i tankobon originali).
A febbraio del 2010 è uscita un’altra edizione ancora, che comprende all’apertura una pagina semitrasparente che riproduce il colore del giocatore scelto per l’immagine di copertina; oltre a ciò sotto la sovracoperta sono riprodotti gli schizzi originali del maestro Inoue. Alcune pagine inoltre sono pubblicate a cinque, quattro o due colori, così come voluto dall’autore, stampate su carta di alta qualità.
Quest’ultima edizione è ancora in corso, ritardo dovuto al rilevamento della serie da parte della D/Visual nei confronti della Panini, ma tra breve (si spera) si conta di riprendere regolarmente l’uscita dei volumi ripartendo dal #18.
Slam Dunk 10 days after
Questo specialissimo volumetto è una vera chicca per gli appassionati, stiamo parlando di un “seguito”, come dice il titolo, che narra in poche strisce le vicende 10 giorni dopo la fine ufficiale del manga.
In realtà non si tratta altro che di foto, proprio così. Takehiko Inoue ha disegnato le strisce su altrettante lavagne, con traduzione italiana riportata a fine volume.
Inoltre sono presenti anche i disegni originali del maestro che raffigurano i protagonisti della storia. In sostanza: un vero capolavoro.
Adesso vi lascio con questo bellissimo video in cui sono raccolte alcune delle scene più divertenti in assoluto, e occhio a non sganasciarvi troppo, mi raccomando!