Janez Jansa
di Marina Szikora [*]Il parlamento sloveno con 51 voti a favore e 39 contrari ha affidato al presidente del Partito democratico sloveno, Janez Janša, gia' premier sloveno, il compito di formare il nuovo esecutivo sloveno dopo che lo scorso 4 dicembre si sono tenute le elezioni parlamentari anticipate. Cosi' e' stato deciso alla sessione straordinaria del neo Parlamento sloveno sabato scorso con una votazione segreta. Per precisare, Janša e' stato proposto a guidare la cosidetta 'coalizione contro crisi' dal Partito democratico sloveno, dal Partito popolare sloveno, dalla Lista civica di Gregor Virant, dal Partito democratico dei pensionati e dalla Nuova Slovenia democristiana.
Ricordiamo che, anche se i sondaggi in vista delle elezioni fino all'ultimo momento davano la vittoria a Janša, del tutto innaspettatamente, ha trionfato il sindaco di Ljubljana Zoran Janković. Ma la sua vittoria non e' stata convincente per ottenere la maggioranza in parlamento. Il presidente sloveno Danilo Tuerk, nonostante i numeri che parlano a favore del sostegno a Janša, si e' rifiutato comunque di affidare il mandato per la formazione del nuovo governo al leader del centro destra dopo che Janković non ha assicurato la necessaria maggioranza parlamentare. Tuerk da politico legalitario ha preso una tale decisione motivandola con il fatto che su Janez Janša pende un processo che potrebbe vederlo colpevole di atti di corruzione. D'altra parte, i partiti presenti nel nuovo parlamento hanno respineto la proposta del capo dello stato di riflettere sulla possibilita' di nominare un candidato 'tecnico' per la formazione del governo. Cosi' la decisione e' andata direttamente al parlamento. Janša ha gia' annunciato che il suo governo potrebbe essere formato al massimo entro il 10 febbraio. I candidati a ministro verrano presentati molto probabilmente nei prossimi giorni.
Nel suo intervento all'inizio del dibattito parlamentare, Janša ha presentato il programma del governo. Come obiettivo prinicpale ha indicato la ripresa economica su basi sane e senza indebitamento. Ha sottolineato la necessita' di un nuovo programma di sviluppo, la crescita della concorrenza economica e la stimolazione dell'impresa e dell'educazione nonche' l'apertura di nuovi posti di lavoro. Come la misura piu' urgente ha indicato la necessita' di diminuire radicalemente gia' da quest'anno il deficit del bilancio. Ha invitato l'opposizione e i sindacati che si dicono preoccupati "dell'abolizione dello stato sociale" e del calo dello standard di collaborare con il nuovo governo.
Una disciplina fiscale severa, taglio delle spese e calo del debito sono i segnali necessari al marcato finanziario internazionale per lanciare un messaggio che la Slovenia ha finito con la fase della non attuazione delle riforme e dell'instabilita' politica. Per queste misure non c'e' molto tempo e sono indispensabili per fermare il calo del reiting di credito della Slovenia e per far si' che i mezzi per i futuri progetti infrastrutturali siano piu' disponibili, ha avvertito Janša. Tra le misure di risparmio, Janša ha menzionato anche la "deburocratizzazione" dei servizi governativi e dell'amministrazione nonche' la razionalizzazione e il calo del numero degli impiegati nel settore pubblico.
Infine, va detto che i parlamentari dei Socialdemocratici guidati dall'ex premier Borut Pahor come anche la Slovenia positiva di Janković hanno votato contro Janša a candidato premier annunciando che saranno una opposizione costruttiva ma dura che controllera' il nuovo governo nella maggiore misura possibile. Diversi tra questi deputati hanno criticato le "acrobazie politiche" dei due partiti della coalizione di Janša. Si tratta della Lista civica di Gregor Virant, neo presidente del Parlamento sloveno e il partito dei pensionati DESUS che avrebbero negoziato con Janković mentre al tempo stesso, si dice, trattavano politicamente con Janša decidendosi infine per la coalizione del centro destra, giocando in tal modo un ruolo di 'cavallo di Troia' ingannando cosi' i loro elettori. Queste almeno le valutazioni di alcuni dei deputati di Janković. Janez Janša, ricordiamolo, aveva gia' guidato il governo sloveno del centro destra dal 2004 al 2008.
[*] Corrispondente di Radio Radicale