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Slow web

Creato il 04 gennaio 2011 da Giorgiofontana

Mindjumpers.com ha elaborato un’infografica molto significativa.
Slow webMese per mese ha elencato le tappe base di un anno di esplosione socialmediatica.
Alcuni eventi dei primi dell’anno sono percepibili ormai come lontani e obsoleti, facendomi considerare l’idea non peregrina di fondare il movimento Sloweb.
Ma il termine è detenuto, guarda caso, nel carcere di Slowfood e non verrebbe mai rilasciato per nessun motivo, neppure dietro cauzione manco si chiamasse Cesare Battisti.
Allora ho pensato al molto meno elegante Slowweb, ma da un post che leggo pare che già vi sia qualcosa in fermento.
Chiunque fosse a conoscenza di sette segrete, luddiste, nipoti di Carlin Petrini mi faccia partecipe della scoperta.

A proposito di slow web:

  • nell’informazione, già drogata di velocità, ha fatto del web un crack devastante visti i risultati della stampa odierna.
  • nell’editoria gli e-book sono i nuovi istant-book, spesso illeggibili e privi di quella lontananza dai fatti che rendono le opinioni intelligenti.
  • nella politica la necessità di rispondere all’ultimo lancio d’agenzia prima che i popoli di Facebook si scatenino hanno creato dei mostri dalla lentezza cerebrale di brontosauri e il respiro affannoso di Mennea dopo il record sui 200.
  • nel marketing l’effetto ‘esserci comunque’ fa dimenticare di mettersi i pantaloni a chi esce fuori trafelato dal suo sito

Sarebbe il caso di fermarsi un attimo.
Prendersi una pausa di meditazione e capire se la mappa di Google la stiamo leggendo dal verso giusto o meno.


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