Il 21 febbraio si è svolto il quinto appuntamento dei science café ai Sette Vizi, presso la Mediateca di Cagliari, “Com’è smart la mia casa”. Argomento di grande attualità che fa parte del più ampio progetto regionale di divulgazione scientifica con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica locale sulle tematiche attuali della scienza e dell’innovazione tecnologica. In questo quinto incontro sono intervenuti Adriano Cerocchi, Amministratore Delegato di Over Spa (spin-off de “La Sapienza”), Post Doc presso Dipartimento Ingegneria Informatica, Automatica e Gestionale “A. Ruberti” e Luigi Filippini, Presidente del CRS4. Ha moderato Riccardo Oldani.
Il web e le tecnologie “mobile” e “wearable”, come tablet, smartphone e smartwatch, hanno trasformato il nostro mondo. La connessione perenne con gli oggetti che portiamo con noi si è allargata, trasferendosi alle nostre case, e si è tradotta in nuovi prodotti e nuovi servizi, dalla domotica ai robot di servizio e di compagnia.
«L’automazione sta entrando nelle nostre case in maniera massiccia ma scomposta – ha spiegato Adriano Cerocchi, Amministratore Delegato di Over Spa – perché una parte è nel nostro telefonino, una parte è in qualche oggetto dell’internet-of-things, un’altra parte è nascosta nei sistemi di allarme e automazione. In tutto questo c’è un assente ingiustificato: l’impianto elettrico. Continuiamo a cercare sistemi che interconnettano tutta questa automazione, dimenticandoci del fatto che realizziamo gli impianti elettrici come 40 anni fa. L’impianto elettrico è il cuore di una casa, tutto nasce per essere connesso sulla linea elettrica, ed è lì che deve realizzarsi l’anello vero di congiunzione che crea ordine del frammentato puzzle dell’automazione. Immaginiamo per un momento una casa in cui tutto parla direttamente sull’impianto elettrico, non ci sarebbe nulla da aggiungere. Per avere una casa smart serve partire da un impianto elettrico 2.0».
«Siamo abituati da decenni – ha detto Luigi Filippini, Presidente del CRS4 – a collegare alla rete elettrica tutti i dispositivi ed apparati della nostra casa. Le nuove tecnologie ci consentono di collegare questi apparati anche alla rete internet. Nasce così un nuovo tipo di rete, IoT o internet delle cose, attraverso la quale possiamo controllare la nostra casa. In realtà però i nostri oggetti non comunicano solo con noi, ma scambiano informazioni e dati anche fra di loro e con il mondo esterno. L’internet delle cose si trasforma nell’internet di tutto (IoE – Internet of Everything) generando enormi quantità di dati e informazioni che andranno trasmesse, gestite e interpretate».
La testimonianza di Luigi Filippini è particolarmente significativa, perché è grazie al CRS4, il Centro di ricerca sardo, che è nato il primo sito web in Italia e da 25 anni si studiano e si sviluppano le nuove tecnologie legate ad Internet. Ruolo importante che svolge il Centro di ricerca è la collaborazione con le aziende che utilizzeranno queste tecnologie per portare nuovi prodotti nelle nostre case.