Avete visto che sono tornato… Non mi aspettavate cosi presto, vero? Il fatto è che siamo vicini alle feste, e come tutti quanti cerco di essere più buono (anche se bisognerebbe essere più cattivi). Ma non sono qui per illuminarvi il cammino, badate bene. Al limite getterò qualche nuova ombra sulle vostre certezze. Ma non disperate. Vivere nel dubbio è la chiave per ascendere agli inferi. Avete inteso bene, piccoli umani. Gli inferi potrebbero trovarsi più in alto di quanto pensiate, e questo potrebbe voler dire solo una cosa: che siete caduti davvero in basso!
Il mio consiglio per oggi è semplicemente uno: smettetela di credere. Credere è assolutamente inutile. Credere è un placebo per animi minuti. Credere è un favola a prezzo scontato, un motivetto da spiaggia, un film americano, ecco cos’è. Credere è come aggrapparsi allo sportello dell’aeroplano che perde quota, per paura che il paracadute non si apra. Credere è incolpare dio per tutti i mali oppure scagionarlo per la stessa ragione. Credere è svegliarsi la mattina e rimettere il pigiama sotto il cuscino, con la certezza di ritrovarlo. Credere è come chiudere gli occhi… ma di questi tempi è meglio tenerli ben aperti, non credete anche voi?
Qualcuno potrebbe venirsene fuori con il discorso della fede… che bisogna aver fede, che bisogna almeno credere in noi stessi… Sbagliato. Non fidatevi neanche di voi stessi. Negli ultimi cinquant’anni il vostro cervello è stato manipolato in tutti i modi. Giornali, televisioni, libri, scuola… non riuscite neanche più a riconoscere chi siete realmente… No, non fidatevi di voi, e non credete a dio, per piacere. Non perché non esista, ma perché prima di credervi dovreste riuscire a capirlo, e se pensate di farlo attraverso i vostri libri sacri, scordatevelo…
Capisco che non è facile chiedervi di smetterla di credere in dio sotto le feste natalizie… è proprio in questo periodo che vi piace ricordarlo. Vi fa sentire tranquilli… e vabbè, allora aspettate il prossimo anno. Come dice quel detto? Anno nuovo vita nuova… l’importante è che ci arriviate al prossimo anno…
Ma che succede giù… ho lasciato Gor, il mio servitore, a guardia del distillatore. Sono impegnato nell’estrazione di alcune essenze capaci obliare la mente e aprire le porte di altri mondi. Spero non si sia messo a fare uno dei suoi intrugli. L’ultima volta ha fatto saltare in aria l’intero laboratorio… Gor!!! Goooooor!!