USA 2012
Titolo Originale: Smiley
Regia: Michael Gallagher
Sceneggiatura: Michael Gallagher, Glasgow Phillips
Cast: Caitlin Gerard, Melanie Papalia, Shane Dawson, Andrew James Allen, Liza Weil, Toby Turner, Roger Bart, Keith David, Jason Horton
Durata: 94 minuti
Genere: Slasher
La trama in breve: Un nuovo mito gira in rete: Smiley, un killer che uccide le persone se tu scrivi loro in chat la frase “I did it for the lulz”. Due ragazze ci provano con uno sconosciuto e improvvisamente il killer appare e lo uccide. Per queste due ragazze, soprattutto per Ashley, che presto si farà prendere dall’ansia e dalla paranoia.
Se dovessi fare un elenco di tutti gli slasher o presunti tali che ho visto penso che non finirei più. Se dovessi anche fare un elenco di quelli che non mi sono piaciuti penso che ci metterei proprio poco, ma poco poco di meno. Tanto per citarne due che mi sono piaciuti cito la pietra miliare “Scream” e il valido “Final Destination” (solamente il primo però ed, in minor parte, il secondo).
Questa pellicola gioca molto sulla moda del contatto tramite internet e videocamera con degli sconociuti. Moda che personalmente, con la nascita di Facebook, non ho mai vissuto, in quanto la maggior parte delle persone che contatto sono persone che conosco da più o meno tempo e con cui ho un certo tipo di rapporto. E sto parlando delle persone che CONTATTO, non di quelle che ho nella lista degli amici, quello è tutto un altro discorso.
Per me il contatto con persone che non conosco rimane confinato ai forum che frequento e su cui mi limito a scrivere delle opinioni, magari anche parlando direttamente con qualcuno che però non ho mai visto nè in carne ed ossa, nè tramite webcam o simili. Ecco, diciamo che se mi dovesse venire in mente di scrivere tre volte la frase “I did it for the lulz” in videochat, mi sceglierei per bene le persone a cui scriverle. Persone che magari conosco di vista e che non mi stanno particolarmente simpatiche o persone che mi stanno proprio sui coglioni, pur conoscendole e dovendo fingere che mi vadano a genio. OVVIAMENTE LEGGETE IL TUTTO CON UNA PUNTA DI SARCASMO, PRIMA CHE MI RITROVI IN CASA UNA SQUADRA DELLA POLIZIA POSTALE PERCHE’ SECONDO VOI STAREI PROGETTANDO UN OMICIDIO O UNA STRAGE.
Come vedete, io lo scrivo una volta sola! Non voglio uccidervi!
Detto questo, il film funziona molto nella parte iniziale, il cast per lo più formato da giovani rappresenta alla perfezione la generazione a cui si rivolge il film e la generazione su cui si basa l’idea di fondo su cui è stata creata la sceneggiatura. Peccato che pian piano il film perda il fine a cui inizialmente sembrava rivolgersi per indagare, non proprio benissimo, nella mente del protagonista. Non che andare su piani che lo spettatore non prevede sia necessariamente male, in questo caso lo è stato abbastanza. Non mi è nemmeno particolarmente piaciuto il finale, che punta sicuramente a stupire, ma secondo me non lo fa nel modo giusto.
Voto: 5,5