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Smiley (2012)

Creato il 03 novembre 2013 da Babol81
Halloween è passato ma per festeggiarlo degnamente in Italia hanno fatto uscire un horror al cinema. Peccato che la scelta, con tutti i film di genere usciti in America in questi ultimi due anni, sia caduta su Smiley, diretto nel 2012 dal regista Michael J. Gallagher.
Smiley (2012)
Trama: una ragazza con alle spalle un passato di turbe psichiche va al college e viene a conoscenza di una leggenda metropolitana incentrata sulla figura di Smiley, il killer delle chat. Quando la leggenda diventerà troppo reale, la poveraccia si ritroverà a dover combattere per il suo equilibrio mentale e anche per sopravvivere...

Smiley (2012)

Effetto vomito, tipico dello spettatore dopo la visione di Smiley

La recensione di quel capolavoro di Smiley sarà molto breve e sommaria soprattutto perché, sopraffatta dalla qualità sopraffina della pellicola in questione, dopo il secondo tempo sono caduta addormentata per almeno 10 minuti e mi sono risvegliata grazie a mia madre che, dalla cucina, si è messa a dire "E basta con questi urli, guarda che su la nonna si sveglia!!". Ma beata la nonna, ché io avrei invece continuato a dormire tranquilla e ignara fino alla fine del film, risparmiandomi così un finale che, forse, nelle intenzioni degli sceneggiatori avrebbe dovuto essere furbissimo e invece era telefonato tipo dall'estate del 1990. Mi sarei risparmiata dei pipponi inenarrabili sul male universale, individuale, metafisico e internettiano o gli urli isterici e strozzati della scream queen di turno o persino un'improbabile panegirico sulla fama costruita o chissà cos'altro perché, giuro, davanti a Smiley anche la mia capacità di capire l'inglese senza sottotitoli è venuta meno. E invece no. Dieci minuti di pace e poi via, di nuovo all'inferno. Perché se mi devo fare del male, meglio farlo fino in fondo. E, a dire il vero, mi sarebbe persino piaciuto essere trollona come i protagonisti del film e convincere gli eventuali lettori di questo post a guardare Smiley decantandone le lodi, così, per trastullo e diletto. Invece sono troppo buona.

Smiley (2012)

L'urlo che sveglia la nonna

Smiley è una merda, anzi, Lammerda©. Perché è stato distribuito in Italia? Beh, perché no, tanto siamo un popolo di boccaloni, io per prima. Innanzitutto è diretto da schifo. Anzi, è diretto come potrebbe esserlo una qualsiasi ficscion televisiva ma in più ha l'aggravante di avere una fotografia talmente torbida che al confronto le foto prese col mio telefonino sono più guardabili. Un tentativo (fallito) di dare un minimo di realismo alla cosa, tipo "cinema verité"? Ciò spiegherebbe perché gli attori siano uno più cane, cesso e verbalmente handicappato dell'altro, tanto che, probabilmente, sarebbe meglio guardare la pellicola in italiano sperando che i doppiatori ci abbiano messo una pezza. Che poi, poverina, non è tanto la protagonista ad essere malvagia, quanto i comprimari, scelti credo tramite una lotteria a cui hanno partecipato le peggio comparse di Hollywood o i primi strepponi che passavano per strada. E poi, vabbé, c'è Smiley. Anzi, no, prima ci sono quei poveri disgraziéti di Keith David e Roger Bart che hanno preso le loro carriere già traballanti e le hanno definitivamente buttate nel gabinetto, POI c'è Smiley: un'occasione di critica sociale clamorosamente mancata, un killer evocato dalla mancanza di cervello di un branco di ragazzini che sembrano la parodia di loro stessi, un pasticciaccio brutto che gli sceneggiatori non sapevano come gestire (non avete idea di quante volte cambi la natura del killer, presunta o reale che sia: qui non si parla di "twist della trama" ma di non sapere che direzione farle prendere) e gli "esperti" del make-up non sapevano come realizzare (non avete idea di quante volte cambi LA FACCIA del killer).
Smiley (2012)

La domanda, quindi, permane. Perché l'ho guardato tutto? Eh beh...
I did it for the lulz
I did it for the lulz
I did it for the lulz
E se adesso Smiley mi compare alle spalle, giuro che gli tiro un calcio nei maroni.

Smiley (2012)

Seh, ciao. Vai a lavorare, vah. Barbone.

Di Roger Bart (il professor Clayton) e Keith David (Diamond) ho già parlato ai rispettivi link.
Michael J. Gallagher è il regista e co-sceneggiatore della pellicola. Americano, è al suo primo (e speriamo ultimo) lungometraggio, girato dopo vari corti ed episodi di serie televisive. Anche attore e produttore, ha 25 anni.
Smiley (2012)

Uno dei protagonisti, il più sfigato, tale Shane Dawson (che interpreta l'amorazzo della protagonista, Binder), pare sia diventato una star del web grazie al suo canale Youtube, dove, tra le altre cose, fa la parodia delle canzoni più in voga del momento. Se ne avete voglia dategli un'occhiata, io non me la sento. Non posso nemmeno consigliarvi altri film da guardare perché non riesco a credere che a qualcuno 'sta rumenta possa essere piaciuta, quindi vi saluto... ENJOY!

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