Nella Smorfia napoletana, il numero 48 significa ‘morto che parla’. E i morti, si sa, non parlano. A meno che non lo facciano in sogno. Ma nella realtà no. Nè di persona, nè al telefono. Quello lo facevano i direttori sportivi di certe squadre, per accomodare campionati, arbitri, trasferimenti. Direttori che hanno preso continue bastonate nei tribunali e continuano a dichiararsi innocenti. In uno di questi processi, Giacinto Facchetti è uscito indenne post-mortem: le sue telefonate non erano come quelle di Luciano Moggi. Eppure, ci sono personaggi (mica tifosi, quella è una parola nobile) che non si vogliono arrendere all’evidenza.
Il sito Resport ha diffuso una foto scattata per caso durante Napoli-Juve di martedì sera. Il settore è quello dei tifosi ospiti. Tra loro, ecco il fenomeno di turno che espone il terribile striscione. Un due aste che non è una novità assoluta. Il personaggio in questione si era già fatto immortalare fuori dallo Juventus Stadium di Torino.
Si tratta di uno dei segni più squallidi lasciati da Calciopoli. Non che i ‘tifosi’ dell’Inter ne siano rimasti fuori. Durante l’ultimo Inter-Juve, dalla curva nord apparve uno striscione contro i deceduti dell’Heysel, in riferimenti ai presunti problemi strutturali dello stadio bianconero. Non sappiamo se l’annunciato tavolo della pace tra le parti possa portare a qualche risultato. Ma per cortesia, i morti non si toccano. A prescindere dalla fede.