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Snowboard: Jazmine Erta, storia di una campionessa della neve

Creato il 11 febbraio 2016 da Sportduepuntozero

Avete presente il freeride, quella specialità dello snowboard nella quale si deve scendere dalla cima di una montagna su un versante non battuto, scivolando su lingue di neve fresca in mezzo alle rocce, possibilmente in poco tempo, in bello stile, con qualche salto e senza cadute? Bene, a livello juniores la più forte atleta in Italia – ma potremmo tranquillamente dire nel mondo – è piemontese, nata a Sauze D’Oulx da mamma inglese e papà italiano e cresciuta tra il paese e le sue piste innevate. Il suo nome è Jazmine Erta. Ha sedici anni, di cui almeno dodici trascorsi sulla neve, pratica da agonista tutte le discipline dello snowboard e ha vinto gli ultimi due Mondiali di freeride. Anche se su tracciati diversi li ha conquistati entrambi a Grandvalira, località sciistica nel principato di Andorra. L’ultimo una decina di giorni fa.

La montagna di Grandvalira teatro della gara iridata non è raggiunta da impianti di risalita. Così, dopo una camminata di un paio d’ore necessaria per arrivare sullo spiazzo di arrivo, gli atleti salgono in vetta con l’elicottero. Non possono provare la pista, possono soltanto studiarla dal basso immaginando le traiettorie migliori; è chiaro che al punto di partenza la montagna ha un aspetto completamente diverso. Un bel respiro, una scarica di adrenalina e ci si lancia nella discesa. Un mix di istinto e improvvisazione; nel caso di Jazmine lo è ancor di più perché i due mondiali vinti sono anche le uniche due gare di freeride cui ha partecipato in tutta la sua vita.

“La scorsa stagione ho ricevuto una wild card grazie ai punti raccolti nel boardercross” racconta, “quest’anno sono tornata per difendere il titolo ma non mi aspettavo di riuscirci, perché conoscevo il valore di alcune avversarie e perché pensavo che la vittoria del 2015 fosse stata frutto di una coincidenza. Il giorno della gara la neve era un po’ ‘molle’ per il caldo e la tavola rischiava di piantarsi ad ogni atterraggio dopo i salti; così ho scelto una linea più tecnica, con qualche passaggio difficile, e più veloce. I giudici mi hanno premiata”.

Poche volte, nella sua carriera di gare nazionali e internazionali, Jazmine è scesa dal primo gradino del podio e ancor più raramente è tornata a casa senza medaglie. A quattro anni ha messo gli sci, a sei la tavola e a nove ha deciso di dedicarsi a questa al cento per cento. Ha sperimentato tutte le discipline dello snowboard e nel 2013 ha conquistato due bronzi ai Winter International Children’s Games, nello slopestyle e nel boardercross.

È quest’ultima la specialità in cui probabilmente investirà più energie in futuro, inseguendo il sogno delle Olimpiadi. “Preferisco lo snowboard rispetto allo sci perché è uno sport più ‘libero’” assciura, “permette di spaziare con la fantasia, senza rimanere ingabbiati in un tracciato con i pali. La prudenza è obbligatoria ma non ho mai paura di lasciarmi andare. Per questo mi piacerebbe gareggiare anche nel Freeride World Tour ma potrò provare a qualificarmi solo una volta compiuti i 19 anni”.

C’è ancora tanto tempo. Nel mentre Jazmine continuerà ad allenarsi ogni giorno, dopo la mattinata di scuola al liceo linguistico, per migliorare e per diventare maestra. Così un giorno, quando lo diventerà, potrà trasmettere anche ai suoi allievi la sua passione per la montagna, unica ed entusiasta.

La foto è di Dom Daher, Freeride Junior World Championships 2016 Grandvalira-Andorra, www.freeridejuniortour.com


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