Ho pianto perchè mi sentivo sola o diversa dagli altri. Ho pianto perchè la mia migliore amica preferiva passare il suo tempo con altre persone o perchè il ragazzo che mi piaceva mi credeva un'idiota.
Ho pianto perchè mi sentivo brutta o inadeguata, ridicola, del tutto fuori dal mondo. Poi ho pianto anche perchè mi sentivo in colpa, con chi non aveva niente. Ho pianto perchè credevo di avere troppo e tutto per me e di non esserne abbastanza grata.
Non ho mai pianto per un paio di jeans o per un telefono.
Il tempo ormai è passato, forse avrei dovuto piangere allora.
Il problema è che è come se vivessi divisa, da un lato conosco bene il valore di tutto quello che ho, dall'altro sono stanchissima di scendere sempre a compromessi, di accontentarmi, di andare incontro agli altri. Per una volta vorrei le cose come le voglio io. E non sto parlando di singole cose, di piccoli avvenimenti, io vorrei che dopo quasi ventisei anni vissuti così, le cose prendessero davvero la piega che vorrei dargli.
E già quando inizio a parlare così sale il senso di colpa, in fin dei conti ho vissuto più che bene in questi quasi ventisei anni.
Il mio è il sentimento di chi si è accontentato spesso. Le cose che ho avuto sono state belle, sì, ma non erano quelle che volevo io. Tutta la mia vita è questa. Io chiedo qualcosa, pensando di meritarla, pensando dai, questa è la volta buona. E poi ogni volta arriva il no, per un motivo o per un altro, devo chiedere qualcos'altro, devo puntare più in basso.
Sono stanca.