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Sochi 2014: Obama sfida Putin sui diritti agli omosessuali

Creato il 18 dicembre 2013 da Stivalepensante @StivalePensante

Barack Obama ha deciso di farsi rappresentare da Billie Jean King, campionessa di tennis e icona del movimento gay, alla cerimonia di apertura delle Olimpiadi Invernali di Sochi, in Russia.

(flickr.it)

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Assente, com’è noto da tempo, il presidente, nella delegazione Usa non ci sarà alcun esponente del suo governo. A guidare la rappresentanza americana, Janet Napolitano, ex segretario della Sicurezza Interna, oggi presidente dell’Università della California. Ma la semplice presenza di Billie Jean King, componente del President’s Council on Fitness, Sports and Nutrition, rappresenta un gesto che più di mille parole lancia un messaggio chiarissimo al Paese organizzatore dei Giochi, da tempo sotto accusa per le sue politiche anti-omosessuali.

Le due rappresentanti americane per Sochi 2014. Ad aprire la cerimonia inaugurale sarà quindi la leggenda vivente del tennis, Billie Jean King, con 39 titoli nel Grande Slam e tra i primi protagonisti nel mondo dello sport a fare outing. Per quella di chiusura Caitlin Cahow, paladina dei diritti delle lesbiche nonchè difensore della nazionale femminile di hockey su ghiaccio, vincitrice di ben due medaglie a cinque cerchi, l’argento a Vancouver 2010 e il bronzo a Torino 2006.

Questa volta a guidare gli gli atleti Usa sarà invece Janet Napolitano, ex ministro per la Sicurezza Interna, ma che adesso si occupa invece di Università in California. Uno “sgarbo” interpretato dagli esperti come una ritorsione per l’asilo temporaneo accordato da Mosca a Edward Snowden, la talpa dello scandalo Nsagate. “La nostra delegazione a Sochi rappresenta la diversità che gli Stati Uniti costituiscono”, ha tagliato corto nell’ufficializzarne l’organigramma Josh Earnest, portavoce della Casa Bianca.

Giochi invernali, quindi, che celano un lieve e velato boicottaggio formale nei confronti di Putin, almeno per quanto riguarda Usa, Germania e Francia. Il ministero degli Esteri francese ha dichiarato che “nessuna autorità francese” parteciperà alla cerimonia d’apertura dei Giochi. Il Presidente tedesco Joachim Gauck, seguirà le orme di  Hollande e compagni, avendo già deciso di non presentarsi a Sochi. Un no importante è arrivato anche da parte della vicepresidente della commissione europea Viviane Reading, incaricata della giustizia e dei diritti umani Ue.

La Russia è stata criticata da Amnesty International per il “trattamento dei lavoratori immigrati reclutati per i cantieri delle olimpiadi a Sochi e per il quadro normativo e l’atteggiamento delle autorità nei confronti dei diritti e della tutela degli omosessuali”.

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