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Sochi 2014. Qualche novità, tanta censura

Creato il 20 novembre 2013 da Molipier @pier78
Sochi 2014. Qualche novità, tanta censura Ivan Lagrosa Ivan Lagrosa vedi altri articoli 20 novembre 2013 09:00 2 Flares Filament.io Made with Flare More Info'> 2 Flares ×

Il 7 febbraio prenderanno finalmente il via le Olimpiadi invernali 2014, che si terranno in Russia, a Sochi.

Prima ancora di iniziare, però, queste competizioni olimpiche hanno già attirato l’attenzione di tutto il mondo e continuano a farlo.

Qualche settimana fa vi avevamo dato conto della prima passeggiata spaziale che la torcia olimpica abbia mai compiuto nella storia (qui l’articolo). Oggi invece torniamo sul tema Olimpiadi per due fatti in un certo senso diametralmente opposti: innovazione da una parte e regressione dall’altra.

Iniziamo con la notizia bella: a Mosca viaggiare in Metropolitana durante i giochi Olimpici non costerà niente. O meglio, costerà solamente tanta fatica. Per coloro che lo vorranno, sarà infatti possibile ottenere il biglietto per la metropolitana eseguendo trenta squat (flessioni) di fronte ad un macchinario che ne terrà il conto e che alla fine, come per magia, erogherà il frutto del nostro sudore: il biglietto. (Qui il video di coloro che si sono sottoposti alla prova)

Se da una parte la Russia cerca quindi di differenziare i suoi giochi olimpici facendo leva sull’innovazione, che non si deve intendere solo in senso tecnologico, dall’altra mette in campo politiche degne del 1984 orwelliano. Quello che per Orwell era il futuro, non di certo auspicato ma temuto, quello che per noi è passato, per la Russia continua tristemente ad essere il presente: la censura si sta affermando come l’ospite d’onore, la mascotte di Sochi 2014.

Senza rifugiarsi in facili luoghi comune, diamo virtualmente la parola ad uno degli organizzatori dei giochi: “l’utilizzo dei social media da parte dei giornalisti sarà considerato come una seria violazione dei rapporti con i media. Coloro che porteranno piccole telecamere o fotocamere non professionali verranno respinti all’ingresso”.

Insomma tutto quello che andrà in onda e di conseguenza in giro per il mondo dovrà prima aver passato la fase di selezione (censura?) dei canali ufficiali.

Al di la di qualche smentita, ciò che conta sono i fatti: una truppe televisiva norvegese è stata arrestata con metodi simili a quelli illustrati da Kafka nel Processo, diversi giornalisti non sono stati ammessi e infine nelle sale stampa sono stati installati sistemi di controllo per monitorare tutto il materiale che sarà maneggiato dai giornalisti.

Finiamo con una domanda: per assegnare le medaglie aspettiamo che si svolgano le competizioni o usiamo metodi più veloci ed efficienti? Per esempio: i non Russi hanno perso.

Sochi 2014. Qualche novità, tanta censura

Profilo di Ivan Lagrosa

Nato nel 1994, studente di Economia e commercio, da sempre appassionato di giornalismo. Mi interesso principalmente di economia e di politica nazionale. Le mie passioni sono la musica, la scrittura e il nuoto.

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