Si è detto e scritto molto sulla new entry del Socialnetwork più importante e visitato al mondo: il nuovo upgrade di Facebook, Graph Search, che diverrà il nuovo punto di riferimento per le ricerche contestuali, grafiche e “sociali” degli utenti. Alcuni hanno parlato di “piccola innovazione in Facebook“, altri di “grandi movimenti su Facebook“, altri ancora hanno visto qui un tentativo per soverchiare Google: bhé, noi aspettiamo a dare dei giudizi, non tanto per il timore di essere smentiti, quanto per la nostra prerogativa che ci impone di approfondire e studiare tutte le “innovazioni” che fanno capo al web 2.0. E poi, casomai, trarne giudizi, siano essi positivi o negativi.
Struttura del Graph Search: Facebook apre alla SEO e al Social Media Marketing con nuovi strumenti
Per prima cosa dobbiamo capire come sarà strutturato il Graph search, per poterci fare una prima idea sulle “novità” che apporterà per gli utenti di Facebook, specie a livello esperienziale. Sì, perché se Zuckerberg annuncia di voler dare respiro e fondo a tutte le potenzialità del suo prodotto puntando su un motore di ricerca grafico, deve anche farsi due conti: un motore di ricerca risente dell’influenza degli utenti, e se l’esperienza di “ricerca” non assolverà al compito iniziale, ossia risponderà nella maniera più immediata e precisa possibile al bisogno dell’utente, Graph Search perderà molto presto il suo peso, tanto paventato.
Ma, per non cadere nelle facili critiche sul prodotto, beninteso, ancora in fase di lancio, ci concentriamo piuttosto sulle opportunità che un mezzo potente come il Graph search offre agli “addetti ai lavori” del web. Ossia: Come potrà essere sfruttato da un punto di vista SEO e di Social Media Marketing, il nuovo upgrade del socialnetwork in azzurro?
Proviamo a fare due calcoli: Graph search riunirà in sé parecchie metodologie di pubblicizzazione di un servizio, di un prodotto, di un marchio, di una pagina. Su un piano grafico (immagini, video, mappe), su un piano contenutistico (recensioni positive o negative), su un piano “sociale” (quanti e quali amici hanno testato il servizio, a quanti è piaciuto). Il tutto organizzato sempre alla maniera del Motore di ricerca: secondo parole chiave. Ecco che entrano in campo gli esperti della SEO (perché se Graph search vuole essere un Motore di ricerca deve anche “accollarsene” il fardello), purtroppo non solo quelli “buoni”. Secondo un nostro modo di vedere, il nuovo aggiornamento di Facebook sarà un vero e proprio terreno fertile per lo Spam. Specialisti del settore sapranno come far fare un balzo ai propri clienti: sennò, perché Google si prende la briga da anni di modificare e perfezionare gli algoritmi e paga profumatamente persone speciali per fare il lavoro che non riesce a fare il Robot?
Comunque, una cosa è certa: Facebook ha aperto ai nuovi orizzonti della SEO e del Social Media Marketing, con l’introduzione del primo motore di ricerca propriamente detto all’interno di un socialnetwork (le possibilità di Categorizzazione permesse da Twitter, Google Plus, Linkedin, con i vari hashtag, non diventa a priori un metodo di archiviazione e non consente una ricerca esatta, mediante parole chiave, dei contenuti più opportuni).
E allora, non ci resta che aspettare.