Social Network – interattività e linguaggi: Facebook e Twitter a confronto

Creato il 20 febbraio 2012 da Cuoredilattice @cuoredilattice

Continua il mio viaggio all’interno dei social network,dei motivi per cui rappresentano il punto forte della rete ma soprattutto delle loro funzionalità e dei loro linguaggi (diversi). La puntata precedente la trovate qui

5 motivi per cui gli account di Facebook e Twitter dovrebbero essere usati per scopi diversi:

1)  Hanno funzioni e intenzioni diverse.

Facebook ormai da mesi è esplicitamente diventato un diario, una timeline degli avvenimenti più importanti (o meno) della nostra vita personale, privati o pubblici che siano. C’è un distacco volontario dal social dell’uccellino blu, ancora più marcato. Facebook guarda al passato, serve per acquisire informazioni sui nostri amici, sui loro stati d’animo,sulle persone che frequentano ecc..

Twitter non è un diario. Si avvicina di più al microblogging che ad un social. Però la rete di relazioni,info,link che si crea lo rende de facto un social. Non ci sono amici,ci sono i followers. Il 90 % di quelli che seguo su Twitter,non li conosco nella vita reale. Li seguo perché abbiamo interessi comuni, perché mi interessa ciò che scrivono o come lo scrivono. Twitter nasce come fonte d’informazione rapida come il cinguettio di un uccellino. La maggior parte delle notizie arriva in tempo reale e viene sommersa da quelle nuove. Twitter guarda al futuro. 

2) A cosa stai pensando vs Cosa c’è di nuovo

Il messaggio che appare quando ci apprestiamo a scrivere qualcosa su uno dei due social è diverso. E non è casuale.

Facebook ci chiede a cosa stiamo pensando con una connotazione molto più personale e,se vogliamo, più riflessiva.

Twitter invece ci chiede esplicitamente cosa c’è di nuovo, qual è l’ informazione nuova da acquisire. Il che lo rende più veloce, più “universale”. Quello che c’è di nuovo potrebbe interessare tutti. Invece quello che stiamo pensando (FB) lo rende interessante solo per la ristretta cerchia di amici che ci conoscono o per le persone che sono incuriosite dalla nostra popolarità ma sono una minoranza.

3) 140 caratteri vs 420 caratteri

Lo status di Facebook può essere approfondito (in linea di massima si predilige la brevità in ogni social) fino a 420 caratteri,che non sono pochi. O in alternativa possono essere usate le note ma questo strumento non ha mai avuto un ruolo di rilievo perché (e questo lo spiegherò meglio nei prossimi post) Facebook rimane un social,non un blog.

Twitter ha solo 140 caratteri. Questa rimane la più grossa limitazione del social ma può diventare sia un esercizio per la scrittura sia un ottimo strumento di sintesi e qualsiasi cosa stimoli il nostro cervello,ci rende più intelligenti. Inoltre, è proprio la natura di Twitter a vedere nei 140 caratteri l’unica possibilità di relazione. è una social d’informazione, di condivisione di notizie brevi e rapide. Non può essere uno spazio d’approfondimento. Ecco, perché esistono i blog e sono indispensabili.

4) Tendenze

Nella home di Twitter, nella colonnina in basso a sinistra, troverete una lista di parole (dette hashtag), precedute dall’asterisco. Quelle sono le tendenze. Di cosa sta parlando oggi il mondo (o l’Italia se avete impostato le tendenze italiane) ? Ecco a cosa servono gli hashtag. Twitter crea così un‘immensa arena dove si testano i gusti del pubblico, il loro indice di attenzione, il loro spirito critico. La forza straordinaria dei nuovi media è proprio la partecipazione diretta alla cultura pop. Non si assimila più un prodotto passivamente. Si commenta, si critica,si smitizza, si smonta, si analizza e si prende in giro su Twitter. Tutto quello che ci potrebbe fare relativamente male (come il festival degli zombie viventi, Sanremo) in realtà ci fa bene perché ci rende più attivi,più attenti. Gli hashtag sono creati dagli utenti. Qualunque utente può creare un hashtag. A seconda del grado di popolarità, quell’argomento raggiungerà o meno le tendenze.  

Anche su Facebook,ovviamente, si è commentato Sanremo ma non si crea quella rete di parole condivise e discussioni comuni che c’è su Twitter grazie agli hashtag. Ancora una volta: Twitter copre una sfera più universale di interessi e di persone. Facebook occupa più la dimensione personale (lavoro,università, relazioni ecc..). 

5) Potenzialità

Nonostante l’enorme successo che sta conoscendo Twitter, il suo scopo e le sue potenzialità sono limitate,per quanto efficienti. Tendenze,menzioni, following,followers.  Al contrario, Facebook  racchiude al suo interno una quantità infinita di funzionalità: si possono creare pagine,applicazioni, giochi, gruppi,eventi,sondaggi,album di foto ecc..

Facciamo un esempio: se un musicista deve pubblicare le date del suo tour su Twitter,non potrebbe farlo. Invece su Facebook le pagine per i personaggi pubblici sono polifunzionali e possono creare pressoché qualsiasi tipo di informazione organizzata: album del tour, area eventi, locandine, date del tour in un’unica pagina ecc..

L’uso combinato di entrambi i social permette di avere a disposizione servizi e funzionalità diverse. Un messaggio di Twitter in 140 caratteri potrebbere essere frainteso su Facebook,dove potrebbe scattare subito una flame.

Senza dubbio, i punti sopra indicati non sono norme rigide, la connessione degli account  Twitter-Facebook non è il male assoluto per antonomasia ma è importante capire che sono due social diversi con due linguaggi diversi. Pensate al profilo Twitter di Vendommerda. è pieno di  usi errati del social (utenti che al posto di usare le menzioni,credono di scrivere nella bacheca di tizio solo perché sono in quella pagina). Questo è sicuramente indice di una mancata alfabetizzazione informatica in Italia. Perché non c’è una consapevolezza del mezzo. Non è chiaro che internet è luogo virtuale vastissimo e non esiste solo Facebook.



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