Social Parma: tra #VerdiMuseum, SqcuoladiBlog e TasteofFuture.

Da Forchettinagiramondo @BrandiChiara

Alle volte ti soffermi a pensare a come le coincidenze nella vita sono davvero strane.
Ho vissuto Parma quando avevo più o meno 23 anni. Mia sorella abitava lì per motivi di lavoro e nell’estate in cui la mia vita sentimentale di allora crollava a pezzi, ricordo molto bene la sensazione che avevo quando la raggiungevo a Parma. Come usare una mascherina di ossigeno puro. Scappare da una realtà in cui avevo perso tutti i miei riferimenti, correre tra le braccia confortanti e familiari di una sorella, trovare  qualcosa di nuovo, una città accogliente, piena di cose interessanti, di persone diverse. Quello che ci voleva per azzerare e ricominciare.

Parma nella mia mente è questo: il ricordo dell’estate del 2000, le serate calde e piene di zanzare dei locali della bassa, le sagre di torta fritta, i giri in corso Garibaldi al pomeriggio quando la testa non ce la faceva proprio a finire la tesi.
Allora, Parma mi servì per ritrovare un mio nuovo centro di gravità. Non lo sapeva, ma mi aiutò tanto. Oggi, dopo 14 anni, c’è incredibilmente ancora Parma a segnare un momento importante per me. Il prossimo week-end sarà la fine del mio Master in Social Media Marketing SQcuoladiBlog. Un master che ho voluto talmente tanto, da ripetere 5 selezioni, nonostante 4 bocciature. Perchè non è UN master, è IL master in ambito social media marketing. Saranno tre giorni intensi, dove conoscerò tutti gli amici con cui da 5 mesi condividiamo dubbi, ansie, domande, compiti e battute sulla nostra pagina facebook. Perché seguiremo da protagonisti il lancio di un progetto follemmente innovativo come #VerdiMuseum. Perchè saremo gli ospiti d’onore di un garnde evento che debutta in città come ParmaTasteofFuture, tutto concentrato sulle eccellenza gastronomiche del luogo.

Cosa faremo nella la città di Verdi? Si apriranno le danze venerdì pomeriggio con l’evento dedicato al #VerdiMuseum. Alle ore 15:00 si presenta questo folle progetto nato all’interno del master e che ha portato alla creazione del primo museo digitale diffuso, ovvero un museo virtuale dove poter attingere ad una marea di informazioni reali sulla vita, i luoghi, le opere, gli oggetti del maestro di Busseto. Con la comodità di un’App e la flessibilità di uno smartphone. Quando si dice “guardare avanti”, un modo certamente nuovo e interattivo di vivere il museo, accessibile a tutti e che tutti possono alimentare con le proprie informazioni.
Ma il weekend SocialParma prosegue, solleticando il palato e le papille, con il Parma Taste of Future. Tre giorni, da venerdì a domenica, all’insegna di presentazioni, degustazioni, assaggi delle migliori eccellenze del territorio.
Potevo quindi non rendervi partecipi di un vero piatto verdiano? Fatto con i migliori ingredienti del luogo e dedicato al grande maestro? Ecco il mio Risotto alla Verdi, un’antica ricetta, realmente amata dal compositore e che in suo onore venne creata dallo chef francese Henry-Paul Pellaprat. Una vera delizia, che non conoscevo e che merita di essere condivisa, anche perché usa ingredienti in piena stagione.

Si prepara così (per 4 persone):
350 g di riso (arborio o carnaroli)
2 cucchiaio di olio extra vergine
una noce di burro
10
0 g di funghi porcini
100 g di punte di asparagi
10
0 g di Prosciutto di Parma
50 g di passata di pomodori
mezzo bicchiere di vino bianco (Malvasia dei colli di Parma)
brodo vegetale
80 g di Parmigiano Reggiano media stagionatura
½ cipolla bianca affettata finemente

In una casseruola fate appassire la cipolla nell’olio, a fuoco basso. Quando sarà imbiondita, aggiungete i funghi e le punte degli asparagi, fate rosolare qualche minuto, poi aggiungete il riso e fate tostare bene a fiamma vivace. Bagnare con il vino e proseguire poi la cottura a fiamma media allungando via via con il brodo. Poco prima che il riso abbia raggiunto la cottura, mantecate con il burro, il parmigiano e aggiungete il prosciutto tagliato a listarelle.

Ah, dimenticavo, nel Social Week-end parmense, ci saremo anche noi, i 40 studenti o poco più di classe VI, protagonisti in città. Sabato gireremo come dei matti per Parma con le nostre pettorine e gli sgabelli ripiegabili a presentare i nostri lavori da socialmediacosi. Ci troverete in ogni piazza…se avvistate un gruppo di “giovani” che spippolano come matti con telefono…ecco, siamo noi che condividiamo in rete la nostra follia!
Sono certa che quando domenica sarò sul treno di ritorno verso casa, sarò una persona ancora diversa, ancora grazie a Parma. E le cose non succedono per caso. Lì ho iniziato a ricostruire una parte di me 14 anni fa e lì ritorno oggi per mettere un altro importate tassello nella mia vita.
Parma -7 giorni, arrivo!


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