Social tv a Torino

Il tasso di crescita annuale composto (CAGR) per la social tv in USA è stimato da qui al 2017 dell’11% in costante crescita.
Lo stesso CAGR per l’e-commerce americano è in decrescita e sarà del 10,3 % fino al 2015.
Ad Amsterdam l’annuale IBC l’evento europeo dedicato alle nuove tendenze televisive ha riscontrato un successo insperato, nonostante il periodo di crisi del mercato televisivo e pubblicitario.
Durante l’ultimo dibattito per la corsa presidenziale dei due candidati Obama e Romney i tweet che rincorrevano le immagini televisive sono stati oltre 7 milioni.Segnali costanti dell’hype che la social tv sta riscuotendo a partire dall’estate, quando due avvenimenti sportivi, Europei di calcio e Olimpiadi londinesi, hanno fatto esplodere il fenomeno in tutta la sua evidenza ache nel nostro paese.
Credo, quindi, di essere stato un discreto profeta quando, in primavera, ho cominciato a produrre per Mediaduemila il talk show di cui ho scritto in questo blog e che si è svolto il 27 Settembre, nella’ambito della Social Media Week.
Purtroppo per un problema tecnico è andato persa la documentazione video dell’interro panel e si è salvato soltanto il prologo.
In questo video però c’è un chicca inedita, si tratta del documentario che Chiara Ferrigno Crossmedia Programming RAI aveva realizzato per un importante workshop aziendale di alcuni mesi prima.
In questo contributo c’è la storia della conversazione crossmediale che, da quando la televisione è nata in Italia, si è sempre dipanata utilizzando di volta in volta i mezzi più semplici e più popolari, dalle lettere a Viale Mazzini alle telefonate in diretta, per arrivare agli sms e oggi all’interazione tramite i social media ed il secondo schermo.
Non c’è mai nulla di nuovo sotto il sole, specialmente se si tratta di relazioni umane e della nostra grande mamma RAI.

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