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SocialApproccio: è arrivata la seconda parte.

Creato il 28 maggio 2014 da Claudiapsv @Claudia_Psv
SocialApproccio: è arrivata la seconda parte.
Partendo dal presupposto che il primo approccio si sia concluso positivamente (vedi post precedente), un uomo ha come primo obiettivo quello di non mandare a puttane il buon risultato raggiunto durante la prima apparizione, di non autofregarsi, addirittura di mantenere la maschera che con sette camicie è riuscito ad indossare per colpire la dama di cui è invaghito.
Bene.
A sentire parlare gli uomini sembra, poveri cari, che la difficoltà stia tutta nel loro riuscire ad avvicinarsi. In un approccio la parte difficile è la loro e noi non dobbiamo fare altro che accettare o rifiutare (come se entrambe le cose fossero facili per noi).
Cuccioli, no?
Fanno i poveri martiri, coloro che corrono il rischio di avere un rifiuto, quelli che prima di avvicinarsi a noi, mangiatrici di uomini, sudano sette camicie.
Loro.
Noi, siamo le principesse sul pisello.
Quelle che aspettano il primo passo, quelle che non si smuovono se non vengono forsennatamente corteggiate. Un po' di tenerezza la fanno non credete?
Su, non fate così. Vi vedo agitarvi per dirgliene quattro. Ma che volete farci, loro vivono nel loro mondo incantato, quello in cui i calzini e le mutande spariscono per poi riapparire in nostra presenza.
E' la vita. Non ci si può fare niente.
Figuratevi se questo faticosissimo approccio avviene sui social.
Pensate se uno di loro, piccoli cuori impavidi, trova il coraggio per la seconda volta di scrivervi, dopo aver tentato la via pubblica, in privato. Chissà se chiamano un supporto o qualcuno che li aiuti per fare tutto ciò.
Pensate se si prende di coraggio e lo fa. Vi arriva la notifica.
Un nuovo messaggio.
Scoprite che è quel ragazzo che è da giorni che vi inquieta in pubblico, scoprite che ha finalmente preso una decisione sensata e vi ha scritto qualcosa.
Che fate, donne? Ditelo ai poveri cuccioli.
CADIAMO NEL PANICO.
Ecco l'ho detto.
Se la conversazione in pubblico richiede un certo comportamento, in privato le distanze si accorciano inevitabilmente. Come si fa a mantenerle? Come si fa a far capire agli uomini che si, ci interessano ma no, non siamo delle facilone?
Son problemi.
Perchè oltre a mettersi davanti ad un ragazzo che ci sta provando, bisogna fare i conti anche con la nomea che alcune brave ragazze mettono in giro sul genere femminile.
State sempre sul vostro, non avanzate mai. Non fate troppe domande chè questi a prendersi la confidenza ci mettono mezzo secondo netto.
Ricordatevi che se è arrivato a scrivervi in privato è uno che ci sa fare o che pensa di saperci fare. La razza peggiore, quest'ultima. Quelli che pensano e basta sono facili da evitare: non si risponde più; di solito diventano degli accolli pesantissimi se gli date corda. Evitate prudentemente.
Quelli che ci sanno fare sono una brutta razza, grandi parolieri, tentano di imbambolarvi in più maniere possibili. Tentate di guardare oltre, leggete tra le righe. Non fatevi rincretinire da parole come "la mia donna" o da colui che recita la versione "bello e dannato" di se stesso.
Mettete a tacere il vostro spirito di crocerossina, seppellitelo. Ne va della vostra felicità.
Fate attenzione ai loro ritorni.
Vada per la prima conversazione in pubblico, per la seconda in privato e per la terza, ma occhio, arriverà a chiedervi il numero. Lì sta a voi scegliere se dargli la possibilità di entrare in una sfera più intima. Siate sincere e non datelo tanto per darlo, se vi interessa davvero... sapete cosa fare.
Esiste una tempistica per tutto questo?
Probabile.
Funziona sempre?
No.
Se dopo il primo approccio vi scrive prima dei due giorni, ragazze per carità, è un accollo.
Se ci riprova in pubblico e vi lascia commenti che vi danno voglia di rispondere, bene, monitoratelo.
Se alla prima volta in privato, dopo qualche giorno, vi chiede il numero di telefoto, allarme ALLARME (troppo presto, perdio, andiamo con calma).
Se dopo diverse volte in pubblico vi scrive in privato, ma solo dopo diversi giorni se non settimane, Good for you. Forse avete trovato qualcuno di realmente interessato.
La tempistica del numero di telefono è essenziale.
Troppo presto, è impaziente, ogni buco è trincea. Depennato.
Troppo tardi, poco interesse, è scemato anche il vostro, meh, noia. Depennato.
Ovviamente se lui vi chiede il vostro numero e voi volete fare le finte stronze chiedete a lui di lasciarvi il vostro, perchè dovete essere voi a decidere se contattarlo o meno. Se decidete di fare quella che aspetta nel messaggio (tipo me, sono troppo furba) lasciateglielo... ma almeno fatelo almeno stare sulle spine per un po'.
Adesso il punto è: come si passa dal social a whatsapp?
Come lo scorso appuntamento, ho gemellato con +Lorenzo Zuppini per l'altro punto di vista.
Qui il suo post, mica pizza e fichi.

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