Mi domando spesso se quando fotografiamo in strada le persone,le macchine o una bici attaccata ad un palo,esse rappresentino o no la citta’ in cui immortaliamo questi scatti.
Rappresentano l’anima della quotidianita’ oppure sporadici spicchi di realta’?
Andando in giro per le strade,spesso,cogliamo volti sofferenti,persone che guardano la via con lo sguardo perso.
La realta’,i tempi duri,ma anche la nostra indifferenza.
L’arte del capire ci pare cosa lontana,non da noi.
O meglio,quella inutile parentesi che altri,mettono in risalto dentro la propria giornata.
Allora vale la pena riflettere su questo oppure camminare,lasciandosi assorbire dal flusso umano delle vie?
La sensibilita’,questa parola,che racchiude anche la curiosita’ o l’altruismo verso l’altro.
Ma anche la voglia di capire,scrutare cio’ che e’ cosi’ scontato,come la via della propria citta’,che invece,racchiude sorprese e storie diverse.
La foto,il pulsante lo scatto.
Cio’ che mi dice,attualmente,quello che avviene attorno a me e con me,nelle vie e nei volti,scopro la realta’ vera senza sconti e menzogne che spesso i giornali tacciono.
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