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“Soffocare” − Chuck Palahniuk

Creato il 14 novembre 2011 da Temperamente

“Soffocare” − Chuck PalahniukPrima mi sono soffermata sul titolo, letto nella pila di libri che componevano una poesia dorsale, poi ho guardato la copertina ed infine ho aperto la prima pagina: “Se stai per metterti a leggere evita. Tra un paio di pagine vorrai essere da un’altra parte. Perciò lascia perdere. Vattene. Sparisci, finché sei ancora intero. Salvati”. Non potevo non comprarlo. Maledizione. Approcciarsi a Palahniuk non è propriamente una passeggiata: è vero, le prime pagine ti attraggono, non puoi smettere di leggere, pendi dalle sue labbra; ma è anche vero che quest’uomo riesce a scardinare una ad una tutte le pareti letterarie che avevi costruito attorno al tuo soffice letto di classici ed eleganti contemporanei, arrivando con una motosega a distruggere il tuo materasso e tu ti trovi per terra, sul freddo del marmo; allora ti rialzi e costruisci qualcosa di diverso, anzi assisti alla ricostruzione di un mondo altro, che non conoscevi. Ed è lì che inizi a guardare Chuck negli occhi. Attrazione. La sua tecnica della “lingua bruciata” mi ha fatto inciampare più volte su delle frasi spigolose ma geniali, il tutto condito dai “cori”, delle formule ripetute per tutto il libro, che si infilano nella tua testa e continuano ad autopronunciarsi all’infinito. Ed è lì che inizi a parlare come Chuck. Simbiosi. Il ritmo si snoda, così, all’interno di ogni capitolo, incalzante, imitatore e maestro delle tue inspirazioni e delle tue espirazioni, sempre più veloci. Ed è lì che smetti di respirare con Chuck. Soffocare. Il protagonista soffoca per poter respirare, il protagonista, Victor Mancini, soffoca per salvare gli altri, il protagonista, Victor Mancini, figlio di una folle, soffoca per poter, un giorno, smettere di farlo.
Inizierete a soffocare anche voi ma, vi prego, non smettete mai di farlo perché distratti dalla stranezza di questa storia, dall’assurdità delle situazioni che Chuck riesce ad inventare o da un’umanità che fa fare spallucce svariate volte. Prendete questa storia così come striscia sulla carta, sudicia, insanguinata e macchiata di budino al cioccolato e di pioggia. Ora potete respirare, prendete tutto il fiato che potete e iniziate a leggere.

 

Glenda Gurrado

 

Chuck Palahniuk, Soffocare, Oscar Mondadori, 280 pp., 9,50 euro


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