Mi piacerebbe capire perché soffre. No dico, perché s’offre? Ma, soffre o s’offre? E, soffre o non s’offre è la stessa cosa?
No: l’apostrofo cambia le cose. Il cambiamento sta tutto lì, nell’apostrofo, che come una minaccia, ti apostrofa! Se non cambi, ti apostrofo!
E se un piccolo segno può cambiare le cose, figuriamoci a sbattere un ciglio mentre ci si domanda se s’offre o non soffre, cosa potrebbe sembrare. Potrebbe sembrare male. Potrebbe sembrare che ci fa pena. E invece no! Perché non è che soffre veramente, si apostrofa di fronte alla sofferenza. S’offre, tutto qui.