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Sogna immigrato, sogna!

Creato il 13 gennaio 2011 da Femminileplurale

La quota blu – Giovannino

L’articolo che segue non è farina del mio sacco, ma è stato scritto da Birger Menke, giornalista del der Spiegel. Ho pensato di tradurlo perchè mi sembra descrivere accuratamente un problema che qui in Germania è percepito come di primaria importanza, mentre in Italia se ne parla di sfuggita. Si tratta delle aspettative che gli immigrati hanno nei confronti dell’istruzione dei propi figli, e di quanto esse siano sproporzionate rispetto al modo in cui il sistema scolsastico tedesco funzioni effettivamente. Per chi vuole cimentarsi con l’originale, ecco il link.

Sogna immigrato, sogna!

Molti immigrati riservano grandi speranze rispetto alla carriera scolastica dei loro figli. Soprattutto le famiglie turche hanno un’aspettativa eccessiva rispetto al sistema d’istruzione tedesco. Un nuovo studio ci fornisce dei dati che ci spiegano perché l’ottimismo sia costretto a fare i conti con una triste realtà.

Si tratta di una sproporzione strana, quasi grottesca: le aspettative che gli immigrati turchi coltivano, nei confronti del grado d’istruzione che i propri figli potranno ottenere, sono marcatamente maggiori rispetto a quelle dei tedeschi. Al tempo stesso, però, il rendimento scolastico e  la competenza dei loro figli sono nettamente sotto la media. Questo accade, per di più, nonostante essi abbiano una notevole motivazione nei confronti della formazione scolastica.

Uno studio condotto dai ricercatori dell’università di Bamberg afferma che le elevate aspettative dei genitori possono essere ricondotte a quattro fattori:

_Gli immigrati sopravvalutano la permeabilità del sistema d’istruzione tedesco e sanno troppo poco a proposito della formazione professionale richiesta, per cui sopravvalutano l’effettivo valore del diploma di maturità.

_Gli immigrati ripongono una fiducia più alta nell’istruzione dei propri figli, dai quali ci si aspetta che raggiungano quegli obiettivi che loro stessi non sono riusciti a fare propri. Proiettano quindi una forte volontà di scalata sociale sui propri figli, che d’altronde è il motivo fondamentale della loro migrazione.

_Essi basano il giudizio delle competenze dei loro figli non tanto sui voti e gli esiti scolastici, ma sull’impressione generale fornita dalla loro personalità e dal loro atteggiamento generale.

_Essi credono che i propri figli saranno oggetto di discriminazione prima a scuola e successivamente sul posto di lavoro, e che potranno compensare questo svantaggio solo con un titolo di studio ottenuto con un punteggio alto.

I figli devono ottenere gli obiettivi non raggiunti dai propri genitori

I ricercatori di Bamberg pongono una questione, con la quale anche il centro di ricerca sociale europea di Mannheim si è dovuto in ultima analisi confrontare. Questo studio ha dimostrato che nelle famiglie turche non manca affatto, come spesso viene a torto sottointeso, la motivazione verso lo studio. Al contrario, dato lo stesso rendimento ed un comparabile background sociale, i ragazzi turchi passano più spesso, rispetto ai tedeschi, alle scuole professionali o ai licei. Come afferma Jörg Dollman, autore dello studio, nelle famiglie turche la pretesa di un’istruzione è maggiore rispetto a quella rintracciabile tra le famiglie tedesche.

Perché questo accade? I ricercatori di Bamberg vedono una possibile causa nel cosiddetto “ottimismo dell’immigrato”: gli immigrati hanno una volontà eccezionalmente forte di scalare i gradini della società, perché mettono in relazione il loro trasferirsi in Germania con l’aspettativa di migliorare le proprie condizioni di vita. La prima generazione di immigrati è composta da lavoratori, che in confronto ai tedeschi sono meno preparati: essi trasferiscono le loro aspettative sulle generazioni successive. “Molti obiettivi sia scolastici che professionali che non sono stati raggiunti, vengono così caricati sulle spalle dei figli”, si legge nello studio.

Gli immigrati turchi credono che il sistema scolastico tedesco sia più avanzato e permeabile rispetto a quello presente nella madrepatria: per questo la loro aspettativa nei suoi confronti è alta. Partono dal presupposto che le scuole tedesche possano dare ai propri figli maggiori possibilità di ottenere un elevato titolo di studio. L’aspettativa è chiaramente accompagnata da una scarsa conoscenza dell’effettiva efficienza ed equità del sistema scolastico. Ciò significa che gli immigrati sopravvalutano il sistema dell’istruzione tedesca.

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Sogna immigrato, sogna!

Più i genitori sono integrati, più le loro aspettative sono realistiche

I ricercatori affermano: “Gli immigrati si accorgono meno, rispetto ai tedeschi, del meccanismo di selezione che funziona attraverso i voti, e della limitata libertà di scelta nel passaggio alle scuole secondarie.” Gli immigrati turchi, in particolare, sono inclini a sopravvalutare sensibilmente i risultati scolastici dei propri figli, fatto che li conduce ad avere aspettative molto elevate rispetto agli obiettivi che questi possono raggiungere.

I ricercatori di Bamberg rilevano non solo che gli immigrati turchi sanno poco del sistema scolastico tedesco, ma notano anche come partano da un’idea completamente sbagliata: che il sistema di formazione professionale coincida con quello della loro madrepatria. In Turchia il sistema è diverso: se si studia, è perché si sta ambendo ad una posizione elevata. In Germania è diverso, esistono sia licei che scuole di formazione professionale, la formazione è quasi a compartimenti stagni. Tra gli immigrati questo si sa troppo poco, così il diploma di maturità viene caricato di un valore ben maggiore rispetto a quello che assume effettivamente.

Un’ulteriore ragione per queste elevate aspettative viene individuata dai ricercatori nella supposizione di una discriminazione. Come afferma la sociologa di Bamberg Ilona Relikowski: “Nelle interviste con i genitori turchi è emerso come molti siano dell’idea che i loro figli saranno discriminati”. I genitori hanno provato a sopperire a questo svantaggio scegliendo tipi di scuola più impegnativi. “Queste modalità si ripresentano in quasi tutti i genitori che, nonostante gli scarsi risultati scolastici dei propri figli, persistono nelle loro elevate aspettative”.

I ricercatori mostrano infine i risultati dell’integrazione nella società tedesca: se i genitori sono abituati alla lingua, alla cultura e allo stile di vita tipico della Germania, limitano nettamente le loro aspettative non realistiche rispetto ai traguardi formativi ai quali i figli possono ambire.


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