Magazine Talenti

Sognando Picasso a Tehran

Da Harielle @hariellle

Sognando Picasso a Tehran

E’ iniziata così: due mesi fa, postando sul blog una mia poesia, impostai il motore di ricerca su  alcune parole chiave per cercare una immagine da inserire per commentare i versi.

E rimasi colpita, nel mare magnum di immagini e fotografie, da un quadro di impressionante bellezza, questo che vedete. Incuriosita, andai ad approfondire la conoscenza con l’autore sul sito in cui il dipinto era stato inserito e scoprii altre tele ad olio che mi piacevano molto.

D’ istinto e con non poche difficoltà per rintracciare il nome,  contattai l’autore e gli chiesi informazioni per acquistare un dipinto. Dopo qualche ora mi rispose per dirmi che mi ringraziava per i complimenti,  ma che purtroppo non avrebbe potuto vendere nessuna tela, in quanto tra il suo paese e i paesi occidentali vigeva l’embargo.

Rimanemmo però in contatto da allora in poi, usando l’inglese per comunicare. Scoprii come avevo intuito che Alinahi era una donna, che viveva sola e non sposata nella grande metropoli di Tehran, dirigeva una grande scuola di pittura e che condivideva con me la passione per le arti e la poesia. Così, da allora, come nel libro “Sognando Jane Austen a Bagdad”, è iniziata una corrispondenza epistolare, culminata con lo scambio di regali e prodotti tipici dei nostri rispettivi paesi grazie ad un intermediario, il signor Alidian, vicino di casa e marito della migliore amica di Alinahi.

Incontrai qualche settimana fa il signor Alidian all’aeroporto di Fiumicino. Lui è un quarantenne dall’aria sportiva e dai tratti gentili, con la cortesia degli orientali così spiccata da meritare la coniazione del termine “salamelecchi” da parte di noi europei, dai modi senz’altro più spicci. Il tempo di prendere un caffè insieme e di scambiare alcune opinioni sul tempo, sul di lui lungo viaggio (per via dell’embargo gli aerei sono costretti a fare un lungo giro via Ankara per giungere in europa), sul suo commercio di pellame verso il Nord Italia, su Alinahi, di cui ho solo visto una foto. E così gli ho chiesto (oh, scusate! ma ero proprio curiosa) se era sposata e lui con un sorriso mi risponde: “No, non ancora: non si dice mai di una donna completamente “no”. : D

Anche a nome della mia nuova amica di penna, mi ha invitato ad andare in vacanza a Teheran, e di fronte al mio sguardo un po’ perplesso e alla mia affermazione che la sua terra è meta sconsigliata dal mio Ministero degli Esteri, ha risposto: “Ma quello che si dice è solo propaganda del nostro governo, la città è tranquilla e la Persia è un paese accogliente”. Sarà, ma non mi ha convinto troppo, solo considerando che le Mille e una Notte, uno dei libri più belli della storia della letteratura, è messo al bando dal regime degli ayatollah perchè considerato immorale.

Così da qualche giorno il nuovo quadro della pittrice persiana campeggia nel mio salotto e in cucina mangiamo pistacchi iraniani buonissimi, mentre Alinahi a Tehran impartisce lezioni di pittura sulle note di Andrea Bocelli e Laura Pausini (di cui mi ha chiesto espressamente), mentre a casa mangia parmigiano, si profuma Laura Biagiotti e ha posto nella sua vetrinetta del salotto vetrini di Murano e ceramichette di Capodimonte. Oggi mi è arrivata una presentazione powerpoint con le vedute  più belle della sua terra e un rinnovato invito…ve lo posto, così se decidete di accompagnarmi in Iran, almeno non andrò sola

:)

E quanta gioia, quanta gioia c’è nell’abbracciare i colori del mondo, di tutte le terre, di tutte le culture. Perchè dietro ogni facciata politica e divergenza c’è sempre gente , autentica gente.

Sognando Picasso a Tehran

Beautiful Persia

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :