positivo. le due linee rosse erano la risposta netta. poggiando la testa sul morbido, sono assalita da mille pensieri, con la mente ritorno ai nove mesi di allora. alle gioie e ai dolori. alle speranze e alle sofferenze. sarei mai capace ora come ora di rimettermi nuovamente in discussione come donna e soprattutto come madre? quanta forza devo necessariamente trovare dentro di me. perchè solo e unicamente dentro di me devo necessariamente andare a cercarla.
poi mi sveglio – di soprassalto.
è stato solo un sogno, molto realistico.
ma ritornare con la memoria al mio passato recentissimo, questo è stato più che reale. stamattina vedevo giocare mio figlio, gli accarezzavo i capelli e lo facevo ridere mentre il pensiero andava sempre là, a quando seppi di essere incinta.
alla gioia incontenibile di quei primi istanti, dopo si sono aggiunte inevitabili amare gocce di solitudine e di stanchezza, unite a problemi di vario ordine e grado. poi il post partum che non è stato di certo una passeggiata. e adesso questo mio continuo mettermi in discussione. questa mancanza di intraprendenza e di volontà, questo mio ritornare alle incertezze adolescenziali addirittura, incertezze che credevo morte e sepolte.
e non si tratta della malattia, della fatica che ho accumulato insieme a quel tocco di disabilità che Sua Maestà mi ha elegantemente regalato – dono di certo a me non gradito. è qualcosa di più profondo. è l’insicurezza che piomba su di me mentre sono inevitabilmente aiutata nelle faccende domestiche, o quando leggo un’espressione non detta di rimprovero volutamente sottintesa, nello sguardo dei miei parenti.
e questo colpevolizzarmi continuo se qualcosa non va per il verso giusto, questo sentirmi perennemente accusata nonostante tutto di qualsiasi cosa, sta iniziando a stancarmi. dico sul serio.
desidero poter fare le mie scelte ed esperienze in autonomia, o al massimo in compagnia. guidata sì ma non dall’imposizione. perchè non è vero che non sono in grado, che non sono capace. ecco io magari ho un briciolo di difficoltà in più rispetto alle mamme normodotate, ma questa è una palese evidenza. se invece di criticarmi venissi aiutata e spronata a fare di più piuttosto che essere sostituita allora forse, dico forse, le cose cambierebbero e soltanto in meglio. per me e per mio figlio innanzitutto!