Magazine Diario personale

sogno… o son desta?

Da Leucosia

positivo. le due linee rosse erano la risposta netta. poggiando la testa sul morbido, sono assalita da mille pensieri, con la mente ritorno ai nove mesi di allora. alle gioie e ai dolori. alle speranze e alle sofferenze. sarei mai capace ora come ora di rimettermi nuovamente in discussione come donna e soprattutto come madre? quanta forza devo necessariamente trovare dentro di me. perchè solo e unicamente dentro di me devo necessariamente andare a cercarla.

poi mi sveglio – di soprassalto.

è stato solo un sogno, molto realistico.

ma ritornare con la memoria al mio passato recentissimo, questo è stato più che reale. stamattina vedevo giocare mio figlio, gli accarezzavo i capelli e lo facevo ridere mentre il pensiero andava sempre là, a quando seppi di essere incinta. 

alla gioia incontenibile di quei primi istanti, dopo si sono aggiunte inevitabili amare gocce di solitudine e di stanchezza, unite a problemi di vario ordine e grado. poi il post partum che non è stato di certo una passeggiata. e adesso questo mio continuo mettermi in discussione. questa mancanza di intraprendenza e di volontà, questo mio ritornare alle incertezze adolescenziali addirittura, incertezze che credevo morte e sepolte.

e non si tratta della malattia, della fatica che ho accumulato insieme a quel tocco di disabilità che Sua Maestà mi ha elegantemente regalato – dono di certo a me non gradito. è qualcosa di più profondo. è l’insicurezza che piomba su di me mentre sono inevitabilmente aiutata nelle faccende domestiche, o quando leggo un’espressione non detta di rimprovero volutamente sottintesa, nello sguardo dei miei parenti. 

e questo colpevolizzarmi continuo se qualcosa non va per il verso giusto, questo sentirmi perennemente accusata nonostante tutto di qualsiasi cosa, sta iniziando a stancarmi. dico  sul serio.

desidero poter fare le mie scelte ed esperienze in autonomia, o al massimo in compagnia. guidata sì ma non dall’imposizione. perchè non è vero che non sono in grado, che non sono capace. ecco io magari ho un briciolo di difficoltà in più rispetto alle mamme normodotate, ma questa è una palese evidenza. se invece di criticarmi venissi aiutata e spronata a fare di più piuttosto che essere sostituita allora forse, dico forse, le cose cambierebbero e soltanto in meglio. per me e per mio figlio innanzitutto!



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