Alcune volte di pomeriggio capita che non abbia voglia di fare nulla: magari piove e non posso lavorare, non c'è la connessione e non posso cazzeggiare, non ho voglia di aprire libro, etc. Allora mi metto in camera steso sul letto e penso... penso. C'è una ragazza alla quale penso spesso, una splendida fanciulla che vorrei tanto incontrare. Ogni tanto appare, sopra di me. Mi sorride e mi tocca lo scroto. Massaggia i testicoli, graffia il prepuzio eppure non riesco a cacciarla. Mi aggrappo alle lenzuola e lascio che continui. Mi succhia il pene... è molto brava. Sa quando raggiungo il limite di sopportazione, quando rischio di eruttare. Toglie la bocca facendolo riposare, è molto duro e di colore acceso. Mi sorride ancora e ci sale facendolo entrare nella vagina. Io sono ancora con le mani giù e non posso alzarle. Lei fa su e giù... su e giù. Ha lo sguardo da meretrice consumata, si ha lo sguardo proprio per ogni occasione. Una grande bastarda. Il mio pene sembra che voglia rimanere dentro di lei staccandosi dal resto del corpo. Va sempre più in alto sbattendo con prepotenza sulle sue pareti. Lei si morde la lingua, le labbra mentre con una mano carezza i seni. Con l'altra si avvinghia alla mia pancia. Urla. Geme. Urla... Io non ce la faccio più e quando sollevo le braccia per acciuffarla... non c'è più. Non posso contenermi oltre perchè il mio pene è saturo...
Quando ho finito il lavoro lei riappare, è in piedi e tutta nuda con la vagina che gronda di sperma. Dov'eri finita stronza? Mi guarda e dice "Facciamolo ancora amore!" Sono tutto suo. La voglio. Nutro per lei un sentimento unico, speciale, fuori dall'ordinario. Che sia maledetto il mio cuore! Se potesse comandarmi un'altra parte del corpo sarei un magnifico sovrano.