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Vado un tantino controcorrente

Creato il 08 maggio 2012 da Wanderer @Inneres_Auge
A me Che tempo che fa non piace. Mi ha rotto le palle. Fabio Fazio sembra un damerino. Uno pacato, sobrio, non usa il turpiloquio e parla in italiano senza smaccature: perfetto per chi vuole tanti fronzoli. Nella sua trasmissione ospita spesso i leader dei partiti, che so proprio partiti di testa. Fa domande che lasciano di stucco "Pensa davvero di cambiare il simbolo del suo partito?" da vero giornalista d'assalto all'arma bianca. Se l'ospite è uno scrittore ha sempre la domanda fondamentale "Lei ha che ora si sveglia per scrivere?" Non c'è alcun dubbio, questo è un giornalista che farà una carriera alla Emilio Fede maniera. Il pezzo forte del programma è quando ospita Saviano e Benigni; ah signori e signore, che goduria! Lo scrittore-star pare essere l'unico umano vivente che combatte la mafia, ciò che dice non si discute. Ma ce li fate sentì ogni tanto l'altri che hanno lottato contro il nostro cancro moderno? Saviano che parla di quant'è bella la vita (cristo lo dici te che stai chiuso in un bunker) e bla bla...Parla.Parla. Parla. Invece Benigni parte a raffica con la retorica della patria che è tanto buona e cara, la retorica di Dio. Quel che Dio che lui vuole sia per tutti: perché? Gli angeli, i diavoli e le battute su Berlusconi. Il grande comico che calamita milioni di cervelli davanti al tubo catodico. Sarà un caso che entrambi si chiamano Roberto? Il prossimo sarà Baggio o Formigoni. Mo' rifanno la trasmissione assieme su La7, sarà all'insegna del buonismo. Già, Fazio è una garanzia di buonismo.
Che tempo che fa, si caratterizza anche perché valuta la donna per ciò che esprime a livello intellettuale mica fa come le trasmissioni del biscione! Infatti Filippa Lagerback è la valletta-annunciatrice non stupida ma nemmeno troppo sapiente. Parla il giusto. Annuncia gli ospiti all'inizio della puntata e ce li ricorda uno per uno dopo il glorioso e doveroso messaggio promozionale. In tutto l'arco della trasmissione parla 2 minuti non di più. Trentottenne svedese, no dico trentottenne mica na regazzina alle prima armi che può accettare un ruolo da comprimaria-bella statuina. Si lei è carina, non è nuda come quelle de canale cinque ci mancherebbe. Ma che cazzo ci sta a fare? Però in fatto di donne il clou della domenica è il quarto d'ora a disposizione di Lucianina Littizzetto, per gli amici Lucianina. Pare che ci sia un picco nel grafico dell'auditel quando compare lei. Di che parla? Del cazzo e della fregna. Li chiama il walter e la iolanda, per cui è politically correct. Dice qualche battuta sui politici e pure abbastanza scontata, poi via con le minchiate legate al sesso. In prima serata su un canale del servizio pubblico che paghiamo noi, milioni di italiani si fiondano per ascoltare una lectio magistralis sul calzino per il pene o il profumo per la vagina. Radical choc.
Uno dei cavalli di battaglia del programma è la puntata monotematica. Teo Teocoli (ne ho viste almeno sette di puntate dedicate a lui), De Andrè (dal quale hanno preso la canzone Dolcenera come colonna sonora), Gaber e invitano sua moglie a parlarne; quella che da qualche parte ha detto che tutti possono permettersi una vacanza su uno yatch. C'era un periodo in cui il buon Fabio leccava Fruttero, Bonatti e Bocca: so morti nel giro di pochi mesi. La puntata su Mike Bongiorno ovviamente non può mancare; con la vedova e i figli che parlano della fondazione in suo nome che naturalmente aiuta i poveri. Insomma, molte volte sembra di guardare A sua immagine.La puntata su Jannacci, la puntata su Abbado e Barenboim in simultanea. La puntata su Placido Domingo...
Vabbè per svegliarsi dal torpore, che ne dite di ascoltare quattro  rockettare scatenate?

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