Inseguito da un marocchino
(o qualcosa del genere)
fuggo sorridente attraverso la piazza
con in mano una ciliegia.
È la capitale di un regno strano:
il cielo è una tettoia di legno
ricopera di rampicanti,
l’unico spiraglio si trova in mezzo alla piazza principale,
dove sorge un grattacielo vittoriano
la cui fine son le nuvole
troppo in alto per potermici soffermare.