Sono ad esprimere la mia totale solidarietà e quella di Arcigay tutta agli studenti del collettivo Gaystatale di Milano – dichiara Paolo Patanè, Presidente nazionale di Arcigay - oggetto di virulenti attacchi sulle colonne di Libero.
Quegli studenti sono un esempio di attività trasparente e cristallina.
Sono stati capaci di ottenere risultati concreti ed importanti, come un corso sull’omosessualità nel loro ateneo e non meritano il di essere infangati da illazioni pretestuose e prive di fondamento, che mirano a colpire l’opera di rinnovamento culturale e civile che passa necessariamente attraverso i luoghi deputati alla cultura e alla formazione.
La descrizione macchiettistica, stereotipata e dichiaratamente omofobica dei partecipanti a questo corso ottiene più l’effetto di screditare l’autore di tale articolo che non di scoraggiare la vivace, competente ed efficace operazione culturale messa in campo dalle ragazze e dai ragazzi del collettivo Gay statale
In questi giorni in cui gli organi di stampa sembrano occuparsi delle realtà del movimento omosessuale, con uno sguardo morboso e scandalistico, che gettano sospetto sull’attività cristallina delle associazioni di volontariato LGBT, guardiamo con serenità alle nostre attività, convinti più che mai della bontà dei nostri sforzi. Gli attacchi mistificatori della stampa non ci spaventano perché sono il sintomo della bontà e del valore del lavoro fatto fin qui.
Il movimento non si lascerà turbare da un po’ di fango sparpagliato ad arte.
"Certa stampa non vive senza riproporre almeno una volta al giorno i soliti luoghi comuni sui gay. Il corso presso l'Università degli Studi di Milano è svolto da docenti e ricercatori in modo serio e competente. Affronta una situazione della realtà attraverso differenti punti di vista. Si può parlare, ad esempio, di omofobia in termini giuridici, parlando di leggi che mancano; in termini sociologici, parlando di inclusione sociale, devianza, differenze; in termini politico-sociali, parlando di politiche pubbliche; in termini economici, parlando di incidenza sul benessere nei luoghi di lavoro, produttività, organizzazione aziendale etc" dichiara Marco Mori, presidente del CIG Comitato Provinciale Arcigay di Milano, che conclude "questi sono modi oggettivi per parlare di un tema e diffondere conoscenze e sapienza, non per insegnare a qualcuno ad essere gay. Sono modalità avanzate, colte e lungimiranti, molto lontane dalle modalità becere e cialtrone di pseudo giornali che si commentano da sole."
Agli studenti di Gaystatale va il nostro augurio perché possano continuare a lavorare in piena serenità senza farsi impensierire dal ricatto di chi inutilmente vorrebbe fermare il percorso di civiltà e di progresso sociale che ci unisce.
Paolo Patanè, presidente nazionale Arcigay
Marco Mori, presidente C.I.G. Comitato provinciale Arcigay Milano
La foto di techa ripresa da wikicommons si intende pubblicata soltanto a scopo descrittivo e non ha alcuna implicazione rispetto l'orientamento sessuale del modello.
Fonte: http://www.arcigay.it/solidariet%C3%A0-agli-studenti-gay-statale-attacchi-libero
Vi abbraccio
Marco Michele Caserta